Che succede in casa Scandone? Nulla si muove, tutto tace. I playoff di serie a vanno avanti verso la fine della stagione, che per la squadra avellinese è terminata già da un pezzo, eppure nulla si muove ancora e nemmeno si sente parlare di qualche piccola indiscrezione. Bocche cucite o mancanza di operatività? La domanda è ovvia e serpeggia tra i tifosi della squadra di basket del capoluogo. Il flop del campionato conclusosi senza centrare l’obiettivo dichiarato ad inizio stagione, ovvero i play off, indice a spingere nella direzione dell’immediata ripartenza verso una programmazione che non sia più affettata e a tratti quasi affidata alle casualità offerte anche da un mercato che non si è praticamente m ai chiuso per la società biancoverde. Ma ad oggi nulla si muove e tutti restano in attesa che qualcosa possa realmente accedere. Sembra che però, prima di passare alla programmazione di quella che dovrà essere per forza di cose la stagione del riscatto, si debba programmare il mercato. E tanto comporta non solo dover individuare nuovi obiettivi da portare in maglia biancoverde, ma anche e soprattutto capire Vitucci su chi vorrà continuare a fare affidamento nella prossima stagione tra gli uomini che ha avuto a disposizione quest’anno. Come si è già più volte detto in passato, non sembra possa esserci voglia di smantellare l’intero gruppo. Si dovrebbe conservare qualche caposaldo da cui ripartire con la voglia di fare bene anche in chiave play off per la prossima stagione. E qui scatta poi il gioco del doppio nodo, o del rovescio della medaglia. Perché se è vero che Avellino vuole prendersela con calma quanto alle valutazioni su chi debba rimanere a far parte del progetto e chi invece no, è vero anche che per molti giocatori ci sono opportunità di mercato importanti. Da un lato, dunque, la necessità di non compiere gli errori valutativi operati l’anno scorso indice la dirigenza irpina a non affrettare le decisioni; dall’altro però la necessità di avere la precedenza su alcuni dei pezzi pregiati che potrebbero essere attratti da sirene di mercato, induce ad affrettare il passo verso la chiusura di situazioni che potrebbero poi divenire bollenti. Quale che sia la strategia scelta dalla società quel che preoccupa ad oggi è il silenzio assoluto piombato nell’ambiente dopo la fine del campionato. Un segnale sarebbe importante, anche solo per ricordare ai tifosi che la squadra ed il club sono vivi e stanno programmando il futuro.