Dopo l’unica seduta di allenamento di ieri pomeriggio, a porte chiuse, a San Michele di Serino, l’Avellino ha chiuso il ciclo di preparazione in vista della gara di domani sera, in trasferta contro l’Empoli, con la seduta di rifinitura di questa mattina. Indisponibile Peccarisi, assenti Zappacosta (terapie a Villa Stuart), Decarli e Galabinov, questi ultimi due impegnati con le rispettive nazionali. La chiusura della preparazione dell’Avellino coincide con quella dell’Empoli, agli ordini di Sarri, altro ex che i biancoverdi incontrano sulla loro strada in questo campionato di serie B. Le due squadre si presenteranno ai nastri di partenza con una piccola differenza: l’Avellino è senza squalificati né diffidati, mentre tra le fila dell’Empoli non ci sarà Eramo, fermato per un turno dal giudice sportivo. Per quanto riguarda le altre decisioni, mano pesante nei confronti di Gennaro Del Vecchio del Bari, che resterà fermo per tre turni dopo aver rimediato una espulsione per una manata al volto di un avversario. Tutti per un turno sono invece stati squalificati Barillà della Reggina, Cascione del Cesena, Miglietta e Rispoli della Ternana, Buchel del Lanciano, Budel, Freddi e Coletti del Brescia, Crimi del Latina, De Falco e Lanzaro della Juve Stabia, Iori del Padova, Lafferty del Palermo, Lazzari del Novara, Ligi del Crotone, Molina del Modena, Ragusa del Pescara, Sciaudone del Bari, Surraco del Cittadella.Rastelli dovrà dunque fare i conti con i soli infortunati, non avendo falle da tappare per provvedimenti del giudice sportivo. La trasferta di domani resta una gara importantissima sotto il profilo della classifica dell’Avellino, che, nonostante in termini di punti sia ancora lì, in un nutrito gruppo di squadre che si equivalgono, sta pian piano vedendo scendere la sua posizione in classifica. Contro l’Empoli c’è il classico scontro diretto da brividi, nel quale una delle due squadre potrebbe sottrarre punti che valgono doppio alla diretta avversaria. Ovviamente nessuno ha voglia ed intenzione di lanciarsi a fare pronostici che, francamente, ad oggi è impossibile fare. Ma è chiaro che non si può certamente evitare di dire che se l’Avellino riacquisterà la convinzione e la grinta che ha caratterizzato la prima metà del campionato quella di domani potrebbe essere una gara dalla quale tutto è possibile. E’ ovvio però che senza la convinzione e la tranquillità, soprattutto nei minuti finali, si rischia che succeda quanto accaduto sia a Padova che al partenio Lombardi contro il Pescara.
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