Sembra agevole ma non lo è. Il mercato in casa Avellino presenta diversi nodi, che vanno ben oltre quelli legati ai nomi di Izzo e Zappacosta. Queste due figure rappresentano ovviamente l’aspetto più eclatante di una questione delicata e che si ripropone ogni qualvolta si gioca molto sull’allestimento della squadra basato su una figura che è stata abolita, quella delle comproprietà, e sui prestiti.  Si pensi proprio alla soluzione di questioni intricate come quella relativa a Zappacosta ed Izzo, ma si pensi anche a Galabinov. Il bulgaro esploso in maglia biancoverde quest’anno, è stato ceduto in prestito dal Livorno, che è fresco di retrocessione in serie B e che dunque potrebbe anche decidere di far rientrare l’attaccante alla base e mettersi nella condizione di strapparlo all’Avellino, non rinnovando il prestito. Tra l’altro all’Avellino non è stato concesso un diritto di riscatto all’atto in cui la punta fu ceduta, per cui non è peregrina la necessità di guardarsi intorno anche nel settore offensivo. Di fatto il reparto avanzato resterebbe, se dovesse ritornare alla base l’attaccante bulgaro, e se, come probabile, dovesse rientrare dal prestito anche Ciano, con destinazione Napoli, con soli tre elementi, che non rappresenterebbero certamente il futuro di prospettiva per i bianco verdi. Si tratta di tre ultratrentenni, Castaldo, Soncin e Biancolino. Nomi importanti che non sono certamente all’altezza di reggere da soli l’urto del massacrante campionato di serie B. l’attenzione che dunque viene posta in questo momento alla retroguardia è giustificata solo fino ad un certo punto. Ovviamente il discorso fatto è valido solo a metà, posto che è anche possibile che De Vito abbia già le idee chiare o abbia già strappato un accordo a Livorno e Napoli per trattenere gli attaccanti. In quel caso ci sarebbe solo da pensare agli altri reparti e dormire sonni tranquilli, visti i risultati di questa stagione, ottenuti con quei giocatori che erano arrivati, non lo si dimentichi, anche tra un po’ di scetticismo, e che invece si erano rivelati l’ennesima grande intuizione di De Vito. Il quale, su questo c’è da giurarci, ha in mente di piazzare qualche altro colpo importante per rendere anche il prossimo campionato un palcoscenico su cui far muovere da attore protagonista il proprio Avellino.