L’asse Avellino Milan potrebbe costituire il punto di svolta del mercato estivo. Con i due club che hanno sempre avuto stretti contatti, e con De Vito che sembra deciso a puntare ancora su tre o quattro elementi per dare la svolta definitiva alla formazione della rosa prima della partenza per il ritiro estivo, si stringono i tempi con la società rossonera, che avrebbe assicurato al direttore sportivo biancoverde la propria disponibilità a girare in prestito qualche giocatore che ha bisogno di farsi ancora le ossa prima di partire per l’avventura in massima serie. I biancoverdi sono attrezzati per potere intessere rapporti di alto livello, e la piazza, dopo gli anni della crisi e del precipizio, sembra essere ritornata non solo gradita ai calciatori, ma addirittura ambita da parte di chi vuole vivere una esperienza in una piazza calda e che vive di calcio, come Avellino. La destinazione irpina è divenuta tra quelle preferite dagli aspiranti campioni, ed il fatto che in un solo anno di serie B, si siano messi in luce elementi come Galabinov, Izzo e Zappacosta, spinge chi ha voglia di emergere a vedere la piazza irpina anche come una sorta di talismano. Ed allora questa che si chiude dovrebbe essere la settimana interlocutoria prima degli ultimi colpi di mercato, propiziati proprio dall’incrocio con club di serie A, su tutti quello rossonero, che possano poi veicolare elementi di qualità in seno alla squadra biancoverde. Resta anche da dipanare la matassa relativa alle cessioni. Impensabile che De Vito mantenga inalterata la squadra per quel che riguarda il discorso delle cessioni. Alcune di queste potrebbero essere anche dolorose, potendo riguardare giocatori che da anni hanno sposato la causa biancoverde. Ma si sa che nel mondo del calcio c’è poco spazio per i sentimentalismi. Ed allora appare ovvio credere che a breve si comincerà a sfoltire la lista dei nomi, e nell’elenco dei partenti ci sarà giocoforza anche qualche calciatore che ha indissolubilmente legato il proprio nome alla storia del club. Certamente prima della partenza per il ritiro estivo ci sarà un quadro più chiaro anche attorno a questo aspetto, nell’0ottica di quella scelta che ha premiato Rastelli anche la passata stagione, quella cioè di avere a disposizione all’inizio del ritiro, il maggior numero di giocatori possibili, senza operare ulteriori innesti in corsa.