Derby amaro per Le Farine Magiche che cedono il passo a Castellammare nella cornice del Pala Vesuvio di Napoli. Il -17 finale è andato oltre i pronostici della vigilia che annunciavano un match insidioso ma di grande equilibrio. Un equilibrio che in realtà c’è stato per larghi tratti, ma in cui sono venuti fuori anche i limiti del complesso di coach Ferazzoli. Il dato dei rimbalzi 45-35 per le padrone di casa, quello dei tiri dalla media, ben 16/52 contro il misero 2/8 da tre, segnalano una formazione che ha avuto difficoltà nella front line e non ha saputo creare i giusti equilibri tra gioco interno ed esterno. A parte qualche disattenzione è stato fin troppo semplice per Castellammare contenere le iniziative offensive di Ariano, lasciando aperta la porta sul perimetro o comunque a soluzioni dalla media distanza ad elevato grado di difficoltà. Ben più bilanciato ed efficace l’attacco della Cmo in cui si è esaltata Maria Gallo, autrice di 22 punti con 5/6 dall’arco. Per Ariano solita prestazione di grande qualità di Cupido. Maggi, Valerio e Zanetti sono state encomiabili per applicazione e volontà, ma non è bastato. Quintetto inedito in avvio per Castellammare con tre lunghe. Valerio sfrutta subito il duello favorevole con Negri, ala piccola atipica. Il mismatch è tutto per la bolzanina che ne mette cinque in avvio (3-7 al 3’).L’ingresso di Potolicchio al posto della pivot Minervino riequilibra il quintetto di casa. E’ proprio la guardia ex Salerno a far registrare il primo vantaggio interno 13-11 al 6’. Il canestro successivo di Brunelli vale il +4. Ci pensa Cupido, capitalizzando al massimo due recuperi, ad annullare il tentativo di fuga. Su questo abbrivio Ariano si concede un finale di quarto interessante: mini break di 8-0 (15-19 al 10’). Si segna poco in avvio di secondo quarto, ma Castellammare, oltre che lavorare con la difesa a zona, comincia a mostrare i muscoli sotto le plance. I sei rimbalzi offensivi fruttano il controsorpasso 23-21 al 15’. Nei momenti di difficoltà è sempre il dinamismo di Cupido a creare grattacapi: cinque punti consecutivi dell’ex di giornata valgono il nuovo strappo ospite (24-28 al 17’) e portano in dote anche la terza penalità di Vente. Anche Vargiu commette il suo terzo fallo ma Castellammare si riassesta e trova la fiammata da oltre l’arco di Gallo: due triple consecutive valgono il 32-28 al 19’. L’avvio di ripresa mette a nudo tutte le difficoltà di Celmina che incassa due canestri di Minervino ed in attacco continua a non pungere. Negri e Brunelli allargano la forbice (40-31 al 24’). Ariano profonde uno sforzo difensivo importante, sebbene in attacco non riesca a far fruttare una grande mole di lavoro. Una tripla di Maggi (40-34 al 26’) è prontamente replicata dalla terza tripla di Gallo. Senza una dimensione perimetrale efficace e con Celmina in difficoltà sotto le plance, sono Cupido e Vargiu a confezionare prodezze in penetrazione: non basta (47-40 al 30’). Il quarto fallo di Vargiu è già un presagio. Un gioco da tre punti di Maggi illude (47-43 al 31’) perché, di lì a poco, Gallo afferra il match con altre due triple (55-43 al 33’). La generosità di Valerio e Zanetti è da encomio. Ariano però non ne ha più: Castellammare dilaga (64-46 al 36’) sino al 68 a 51 finale. Sabato alle ore 18,00 si ritorna a giocare in casa contro Salerno, e sarà severamente vietato sbagliare.
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