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Esordio amaro per la Scandone, sconfitta per mano della Vuelle Pesaro

Molto critico il tecnico Vitucci che ha subito individuato errori e rimedi alla prima prestazione stagionale. Indisponibile Ivanov, sugli scudi sono finiti altri giocatori tra cui Cavaliero.

scandone basket

Esordio amaro in campionato per la Sidigas Scandone Avellino. Contro la Vuelle Pesaro la squadra di Vitucci subisce una sconfitta limitata nelle dimensioni ma sicuramente bruciante. 80 a 77 per i marchigiani il risultato finale, giunto all’esito di una gara che sembrava ad un certo punto sorridere ai padroni di casa. Dopo essere stati sotto nel primo e secondo quarto, conclusisi rispettivamente con il punteggio di 21 a 25 e 40 a 42, nella terza frazione di gara i biancoverdi erano riusciti a portarsi in vantaggio e chiudere la terza frazione sul 65 a 60. Fatali dunque gli ultimi dieci minuti, nei quali è stato sprecato il vantaggio acquisito. Bene Hayes, autore di 18 punti, e Thomas con 15. Ottima la prestazione di Lakovic, Richardson e Cavaliero, con 12 punti a testa. A segno anche   Biligha 2, Dragovic 3, Dean 3. Dall’altra parte la differenza l’hanno fatta Turner e Trasolini con 18 punti a testa. ”Una sconfitta brutta, c'è poco da dire – ha commentato coach Vitucci -. Si è vista la differenza tra una squadra che ha un po' più di confidenza reciproca nel gioco e noi, che abbiamo fatto errori puerili dettati sia dalla mancata comunicazione che da cambi senza senso. Dobbiamo recuperare, accelerare i tempi e trovare un linguaggio tecnico comune. Ivanov ha avuto un problema alla mano e proprio non lo potevamo rischiare. Lui è sicuramente un giocatore chiave nel nostro sistema sia per quel che riguarda l'energia che per il rendimento. Senza di lui sotto canestro abbiamo dovuto arrangiare ma di certo questo non basta a spiegare la sconfitta.  Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e stare tranquilli perché i problemi si risolvono con il tempo e con una maggiore concentrazione. In difesa abbiamo preso qualche uno contro uno di troppo e questo, ovviamente, ha condizionato tutto il nostro sistema difensivo perché se non teniamo gli 1 contro 1, saltano tutti gli schemi e diventa difficile difendere di squadra. Lavoreremo su queste cose. Hayes è stato bravissimo, ha fatto canestro e si è adattato sin da subito a giocare tanto in un ruolo non suo, considerando che non ha avuto molto tempo per provare schemi e movimenti da 4. Ha giocato più del previsto, ma lo ha fatto bene. In cabina di regia abbiamo 3 play che possono dare alternative e fiato a Jaka. Nel finale purtroppo ci siamo disuniti e abbiamo bilanciato male i tiri, cercando troppo la conclusione da tre. E poi ci sono gli avversari – conclude Vitucci -: Pesaro ha meritato".

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