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Il Napoli e lo Scudetto da difendere

La stagione trionfale del Napoli, culminata con il terzo titolo della sua storia e una festa praticamente illimitata da parte del popolo partenopeo, è stata seguita da scossoni non di poco conto. L’addio di Spalletti, poi quello di Giuntoli, oltre alle pericolose sirene di mercato rivolte ad alcuni giocatori top, in particolare Osimhen. Riuscirà Rudi Garcia a non smarrire le certezze accumulate negli scorsi mesi? Il Napoli potrà lottare per bissare la vittoria dello Scudetto e conquistare anche l’Europa?


Una pesante eredità
Il Napoli 2022/23 si è rivelato un meccanismo quasi perfetto. Un’orchestra sontuosa, guidata dal suo direttore Spalletti con acume e intelligenza, ottima gestione del gruppo e delle risorse fisiche e psicologiche, oltre a una qualità di gioco che ha entusiasmato tutti. Il parziale calo nella parte finale, dovuto probabilmente all’appagamento per un risultato raggiunto nella sostanza con largo anticipo, non ha certo inficiato il ricordo di un’annata storica, straordinaria.
In poche settimane però tanto è cambiato. I saluti dell’allenatore e del direttore sportivo. La partenza di una colonna della difesa come il coreano Kim. Le situazioni ancora traballanti di elementi fondamentali, primo tra tutti il bomber Osimhen. Un mini terremoto che ha fatto naturalmente nascere alcuni dubbi riguardo a quante effettive chance ci possano essere per una riconferma ai massimi livelli nel prossimo campionato.
Parliamo di una squadra con un’ossatura solida, un impianto tattico ben collaudato, ragion per cui l’avvicendamento tra Spalletti e Rudi Garcia non dovrebbe in teoria minare troppo le certezze acquisite. Però è pur vero che certe dinamiche impeccabili sono talvolta soggette a cali improvvisi se vengono toccate anche solo in minima parte. Di conseguenza è lecito avere qualche riserva, tanto che al momento, con le squadre definitive comunque ancora non formate, le quote delle scommesse calcistiche danno l’Inter favorita per vincere il prossimo Scudetto, con il Napoli "soltanto" al secondo posto.


Tasselli imprescindibili
Le considerazioni appena espresse troveranno naturalmente più o meno fondamento sul campo, ma prima ancora saranno indispensabili le colonne da conservare e gli inserimenti mirati per mantenere la piena competitività. La permanenza del bomber nigeriano, lo scorso anno sconquassante e imprendibile per quasi tutte le difese avversarie; la sostituzione di Kim con un giocatore valido; la generale conservazione della rosa che ha fatto realizzare un sogno al popolo napoletano, entrando a pieno diritto nella leggenda del club, come evidenziato anche dal testo di Betfair news; l’aggiunta magari di qualche ulteriore rinforzo di spessore.
Se i punti elencati saranno rispettati, il Napoli potrà senz’altro puntare ancora al titolo, e perché no, provare anche a scalare la Champions e arrivare fino in fondo alla massima competizione europea, come già sembrava potesse accadere in primavera, prima dell’eliminazione, tutto sommato sorprendente, ai quarti con il Milan. In caso contrario, il lavoro di Garcia si rivelerà forse assai complesso, e il confronto con la partitura esemplare esaltata da Spalletti potrebbe rivelarsi perdente.
Una cosa è certa: la gente di Napoli, dopo tanti anni di attesa, non vuole smettere di scendere in strada e gioire.

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