Da giocatrice come da allenatrice, la caratteristica fondamentale di Iris Ferazzoli è stata ed è sempre la stessa: grinta e voglia di vincere. Trasmessa anche alle compagne di squadra, quando scendeva sul parquet da giocatrice, ed alle sue giocatrici, una volta divenuta allenatrice. Ferazzoli ha incarnato per il basket arianese il compimento di un progetto, il cammino di crescita di un club che sotto la sua sapiente guida in mezzo al campo aveva conquistato palcoscenici importanti, abbandonando i campionati regionali e piazzandosi stabilmente in quelli nazionali. Una volta smessa la canotta per Ferazzoli è stato naturale proseguire il cammino in rossoblù, stavolta intraprendendo la carriera da allenatrice. Un anno da assistant coach ad Agresti, con il quale raggiunge una bella qualificazione ai playoff. L’anno successivo, in seguito ad un ridimensionamento economico, Agresti saluta, e Ferazzoli ha la grande opportunità di emergere. Le viene proposto di guidare la prima squadra, e per l’argentina non ci sono dubbi: tra scetticismo e qualche critica di troppo scala posizioni in classifica e conquista i playoff, ed una storica finale promozione contro Torino. Siamo poi alla storia recente, con la conquista anche quest’anno dei playoff, e la bellissima ed emozionante cavalcata verso un traguardo che, vista la rivoluzione della squadra registratasi ad inizio stagione, nessuno avrebbe potuto mettere in preventivo. Ora la decisione di cambiare aria. Ad Ariano Ferazzoli mancherà sicuramente.
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