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Ko per la Lpa, Agresti attacca: "Poca cattiveria. Le gambe non c'erano"

Va giù duro contro la squadra coach Agresti, dopo il ko rimediato a Vigarano. L’allenatore punta l’indice contro chi aveva mostrato scarsa concentrazione e poca cattiveria agonistica durante la settimana di preparazione. Ed avverte: se continuiamo ad allenarci così, rischiamo di fare anche peggio contro Battipaglia.
 

Coach Agresti Lpa

Tra i casi di parità era quello che oggettivamente sembrava il meno probabile, ma alla fine si è materializzato: vittoria di Catania a Bologna e sconfitta di oltre 14 punti di Ariano Irpino a Vigarano Mainarda. Il risultato è che la Lpa è scivolata al quarto posto e da domenica dovrà vedersela con Battipaglia nella semifinale play-off. In Emilia è arrivata la sconfitta più larga della stagione a valle di una  poule promozione da incorniciare in cui le ufitane hanno saputo fare meglio di corazzate come Napoli e Broni. Massimo divario e record negativo per punti segnati in una gara decisa da un terzo quarto da incubo: 18-2 di parziale in favore delle padrone di casa che hanno potuto contare sulla serata di grazia nel tiro da tre, con un incredibile 10/22. Inevitabile la delusione e la preoccupazione che sono scaturite dal ko di dimensioni  tali da lasciare poco spazio ad ogni commento. Ma coach Agresti prova comunque a mantenere la solita freddezza e, così come non si era mai esaltato nei momenti positivi, allo stesso modo cerca di non essere catastrofista ora che la squadra ha mostrato qualche cigolio di troppo. L’allenatore dell’Ariano spiega e convince nella disamina di ciò che è accaduto a Vigarano, senza risparmiare una sonora strigliata a chi non ha avuto la giusta tensione per affrontare un match di tale importanza. “Quando non ti alleni o ti alleni male alla lunga finisci per pagare. Sono tre settimane che per motivi diversi si avanti su questa falsa riga. Questa settimana, malgrado stessimo meglio, ci siamo allenati con poca cattiveria. Troppi sorrisini e questi sono i  risultati. Non sono assolutamente meravigliato di quello che è successo. Abbiamo trovato una squadra che correva mentre noi camminavamo. Loro hanno totalizzato 10/22 da oltre l’arco. Nel secondo tempo non siamo praticamente esistiti in attacco. Le gambe non c’erano, ma il lavoro encomiabile della nostra preparatrice Isabella Cristaudo in questo non c’entra assolutamente nulla. Anzi, forse è solo merito suo se siamo arrivati fino a questo punto”. Punto più basso a Vigarano, ma coach Agresti avverte: “Se ci alleniamo come la scorsa settimana possiamo fare anche peggio. Questo è sport, è competizione, non è politica: le chiacchiere non bastano”. La dura presa di posizione dell’allenatore mette di fronte alle proprie responsabilità la squadra nel suo insieme. Come era già accaduto dopo il ko a Broni, in seguito al quale la reazione della squadra c’era stata eccome, si spera che le parole dell’allenatore vadano dritte al bersaglio. Ora non si può più sbagliare, e sarebbe davvero un peccato gettare al vento una stagione fantastica proprio allo sprint decisivo.

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