Adesso che l’Avellino può guardare molte squadre dall’alto in basso, è proprio il caso di dirlo, la situazione appare molto più serena, ed anche Massimo Rastelli, che di mestiere, oltre all’allenatore, sembra fare il pompiere, per come è bravo a smorzare i facili entusiasmi, si lascia andare a qualche commento un po’ meno misurato. L’allenatore si gode la prima vittoria della sua squadra in trasferta. Una vittoria importante, conquistata su un terreno di gioco tutt’altro che facile, e che porta, fondamentalmente, la firma di Galabinov, un attaccante che ora sta davvero prendendo confidenza con il gol e che sta mostrando grandi numeri. La scommessa di De Vito per ora è dunque vinta, e nel giorno in cui era assente per acciacchi fisici il bomber Castaldo, la punta fa in modo di non far sentire la mancanza del quotato attaccante biancoverde. Doppietta, dunque, per Galabinov contro il Cittadella, per tre punti importanti che proiettano l’Avellino, complice anche la frenata del Cesena, al terzo posto in graduatoria. Il turno che poteva essere sfavorevole ai lupi, consegna invece la terza piazza alla squadra irpina, il cui allenatore però, piuttosto che guardare in alto, continua a fare i conti della distanza dalla posizione a rischio per quanto riguarda la zona salvezza. Non vuole che nessuno si monti la testa, Rastelli, che però sa bene che ormai parlare di obiettivo fissato nella sola salvezza comincia a stare stretto anche alla sua squadra, che ha dimostrato dopo undici gare di avere i numeri giusti per competere quantomeno nelle zone di media classifica. È ovvio che sarà vietato montarsi la testa o concedere distrazioni agli avversari, in un campionato in cui la quota salvezza è altissima, visto l’enorme numero di gare da disputare. Rastelli in particolare chiederà ai suoi, in questi pochi giorni a disposizione prima della gara di domenica contro il Palermo, di evitare distrazioni e patemi come quelli dell’ultima manciata di minuti contro il Cittadella, che proprio allo scadere era riuscito a riaprire la gara, segnando un gol che ha dato apprensione alla retroguardia biancoverde fino al triplice fischio finale. Chiudere prima il match è l’imperativo categorico di Rastelli, che ora pensa già alla prossima gara, che come detto porterà, ad ora di pranzo, il Palermo al Partenio Lombardi. Altro match di sicuro fascino, in cui, a sorpresa, l’Avellino non parte come vittima predestinata, come si poteva pensare alle prime battute di questo campionato.