Sei proposte, tra le quali ha avuto la meglio quella avanzata da Gianandrea De Cesare, patron della Scandone Avellino, ed ora nuovo proprietario dell’Avellino Calcio. E’ questo l’esito della giornata dedicata alla successione in casa Avellino e alla ripartenza del club biancoverde dall’Interregionale. Le proposte erano arrivate dalla Max Antoine srl di Teramo, La Palma srl di Napoli, scartate per documentazione insufficiente, Alimentare Holding spa di Roma, che si era limitata ad inviare una semplice manifestazione di interesse, riservandosi di produrre a successiva richiesta la documentazione necessaria, Cosmopol spa e D’Agostino Costruzioni, Enrico Preziosi e Marinelli, che pure in presenza della dichiarazione di intenti e della documentazione richiesta hanno avuto la peggio di fronte alla concretezza della proposta della Sidigas e di De Cesare. Il quale è invece passato ai fatti, versando tutte le somme necessarie a coprire i costi del campionato, ed un capitale in assegni circolari si oltre tre milioni di Euro, volti a garantire la costituzione della società, con un patrimonio che è abbondantemente sovradimensionato rispetto alle esigenze della serie D. A questo punto è parso in evitabile, a fronte delle altre proposte, talune assolutamente carenti ei requisiti richiesti, altre invece fondate su sole dichiarazioni di intenti, prendere in considerazione quella avanzata dal patron della Sidigas. Già individuato anche il nuovo nome della compagine sociale che sarà alla base dell’iscrizione del club: Calcio Avellino SSD a responsabilità limitata, questa la nuova nomenclatura. A pesare sulla decisione ovviamente la prestazione di una garanzia costituita dagli assegni circolari, ma anche la solidità economica del gruppo Sidigas, oltre che la comprovata esperienza di De Cesare nel mondo sportivo. Da domani dunque può partire l’esperienza dell’Avellino in serie D, ultimo tassello per la rapida rinascita dei lupi. Si attende la sola ratifica della Figc e della Lega Nazionale Dilettanti.
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