Non c’è sosta per l’Avellino, che dopo l’ennesima delusione masticata tra le mura amiche, ieri si è rimesso al lavoro in vista della gara di domani sera, in Coppa Italia, contro il Benevento. Ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio al “Partenio-Lombardi”. Lavoro defaticante e palestra per i calciatori impiegati domenica contro il Perugia, esercitazioni tattiche per il resto del gruppo. Squadra al completo, fatta eccezione per Pezzella e Castaldo, che hanno svolto una seduta differenziata per smaltire lievi affaticamenti. La seduta pomeridiana di oggi è già l’ultimo atto prima di scendere in campo contro i sanniti domani. Si mastica ancora amaro per la occasione mancata contro il Perugia di portare a termine una gara vittoriosa e così volare in alto. I tanti pareggi di giornata preservano per il momento la classifica dei lupi, che resta comunque tale da non far staccare la squadra dalle posizioni di vertice. Ma è inutile nascondere che le recriminazioni per il pari contro gli umbri sono tante. Un primo tempo che ha rasentato la perfezione non è bastato alla squadra di Rastelli a compere l’impresa. Dopo il gol del vantaggio biancoverde si era pensato che si potesse agevolmente rifilare una lezione al Perugia. Ed invece stavolta, anziché sul finire della partita, la beffa arrivava all’ultimo secondo del tempo di recupero della prima frazione di gioco. Su un tiro da fermo, con l’estremo difensore biancoverde non attentissimo nella circostanza. Il pareggio allo scadere fiaccava nel morale l’Avellino, che a fronte di un ottimo primo tempo ritornava in campo senza mordente e rischiava più volte anche di capitolare di fronte ad un Perugia rinvigorito,. Archiviata anche questa partita c’è da chiedersi quale sia il male dell’Avellino, che su quattro partite giocate in casa ha collezionato sinora tre pareggi ed una sola vittoria. Tre pareggi per uno a uno, tutti maturati dopo che i lupi erano andati in vantaggio. Se almeno due di questi pari si fossero tramutati in vittorie a quest’ora i bianco verdi sarebbero in fuga. Ma il dato di fatto è diverso e certamente bisognerà comprendere per quale ragione il Partenio Lombardi resta quasi un tabù in fatto di vittorie. Non è bastato neanche l’incredibile apporto offerto dalla tifoseria e dare maggiore sprint ad una squadra che certamente ha la grande colpa di non avere saputo sfruttare nel primo tempo le occasioni che ha avuto per chiudere il match. E su questo sicuramente Rastelli dovrà lavorare ancora molto.
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