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L'Avellino in vetta al girone B. Sfatato il tabù del Partenio Lombardi

L’Avellino è la nuova capolista del girone B della Prima Divisione di Lega Pro. La squadra biancoverde ha battuto per uno a zero il Barletta grazie ad un gol di Castaldo, e, complici i risultati maturati sugli altri campi, si ritrova da sola in vetta alla graduatoria. Sfatato anche il tabù Partenio Lombardi: ritrovata la vittoria casalinga che mancava dal marzo scorso.

L’ultima domenica di settembre riserva una grande gioia per l’Avellino e per i suoi tifosi. La squadra biancoverde è la nuova capolista del Girone B, dopo la vittoria conquistata grazie ad un risultato minimo nei confronti del Barletta. Decide Castaldo e la squadra di Rastelli, complici le frenate delle altre formazioni di vertice, si ritrova in vetta. Avellino in campo con Fumagalli, Bittante, Bianco, D’Angelo, Giosa, Fabbro; Catania, Angiulli, Castaldo, De Angelis, Bariti. La prima palla gol per l’Avellino arriva dopo appena due minuti di gioco e non lascia presagire nulla di positivo. Il pallone schizza infatti sulle gambe di castaldo, appostato a pochissimi metri dalla porta, e si impenna oltre la traversa. Uil bomber ci riprova dopo una decina di minuti, ma concludendo alto. Stessa sorte per il tentativo di De Angelis al quarto d’ora di gioco. A questo punto si sveglia anche il Barletta, che al 16′, con Deleidi impensierisce la difesa avellinese, non riuscendo a sfruttare a dovere un invito dagli sviluppi di un corner. La sensazione dell’ennesima domenica stregata si ha quando Castaldo, alla mezz’ora riesce a fallire la più facile delle occasioni, sparando addosso all’estremo difensore avversario un pallone che chiedeva solo di essere depositato in fondo al sacco. Al 41’ ci prova allora Fabbro, che raccogliendo un rimpallo timbra il palo della porta difesa da Pane. E’ questa l’ultima occasione del primo tempo, che si chiude sullo zero a zero. Ai punti vince l’Avellino, che si ripresenta in campo con la giusta carica, e dopo tre minuti riesce a passare.  La sortita offensiva di Catania permette a Castaldo di esprimersi in un gesto tecnico davvero di notevole spessore. Mentre la difesa avversaria era in attesa della triangolazione veloce tra Catania e Castaldo, il bomber decideva per il tiro che risultava imparabile per il portiere del Barletta. Avellino meritatamente in vantaggio e gara finalmente in discesa. La reazione del Barletta c’è, e si concretizza al 7’ con una conclusione di Molina, deviata in angolo da Fumagalli. I pugliesi pareggiano il conto dei legni al minuto 23, quando Piccinini timbra di testa il palo alla sinistra dell’estremo difensore biancoverde. Dopo la sfuriata, i bianco verdi controllano la gara, addormentandola quando possibile, e cercando di sfruttare il contropiede per chiudere la partita. Occasione che si trova sui piedi di Biancolino, chiamato a tirare il rigore propiziato a tempo regolamentare ampiamente scaduto da  De Angelis. Biancolino stavolta non è freddo e sbaglia il tiro dagli undici metri. Non resta tempo per altre azioni. L’Avellino balza in vetta e ritorna al successo al Partenio Lombardi dopo cinque gare senza vittorie interne.

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