Neanche di fronte alle difficoltà di una trasferta contro una squadra che alla vigilia del campionato di serie B veniva indicata come una vera corazzata. Neanche di fronte al mal di trasferta che ha contrassegnato un po’ tutto il girone di andata dei bianco verdi. Neanche contro la sfortuna tramutatasi in emergenza per Tesser che si è dovuto inventare soluzioni tattiche diverse a causa delle tante assenze. Neanche di fronte ad una gara in salita, alla nebbia e ad un arbitro che ha deciso di far concludere ai lupi la gara in dieci uomini con un rosso sventolato ad Ariani che ha del surreale. Non bastano mille difficoltà per affossare la corazzata biancoverde, giunta alla quinta vittoria consecutiva, cinque successi che hanno proiettato in questo fine 2015 la formazione irpina tra le grandi del campionato. E la sensazione che si è avuta ieri a Cesena, nell’ultimo turno del girone di andata, è che il discorso sia tutt’altro che finito qui. La stella della giornata è ancora una volta Gigi Castaldo, talismano della squadra. Dalla fine della sua squalifica, la formazione irpina non si è più fermata, ed ora che il numero dieci ha anche ripreso a fare gol con regolarità, c’è poco da avere dubbi: Castaldo e l’Avellino a braccetto per arrivare sino in fondo. La gara di ieri a Cesena, come detto, non si era messa bene, dopo un gol realizzato dal Cesena appena dopo una manciata di minuti di gioco. L’impresa sembrava complicata anche a causa della scarsa visibilità causata dalla nebbia presente al Manuzzi. Eppure con pazienza e con qualche azzeccato cambio, la squadra di Tesser ricostruiva, pezzo dopo pezzo, l’edificio della gara, e con altrettanta pazienza riusciva ad avanzare il proprio baricentro, fino a costringere i padroni di casa a subire le azioni di attacco dei bianco verdi. La fatica veniva premiata, perché nel giro di dieci minuti, a metà ripresa, prima con Bastien, ottima la sua gara, poi come detto, con castaldo, freddo a controllare e piazzare nel sette l’invito di Trotta. Una vittoria che Tesser ha dedicato ai tifosi, anche stavolta vicini alla squadra in gran numero, a testimonianza di una fede incrollabile, che ha sorretto la squadra anche nei momenti di difficoltà, e quando in molti non credevano nell’incredibile rimonta. La vittoria di Cesena è il suggello ad una ultima parte del girone di andata memorabile. Nessuno ha fatto meglio dell’Avellino nelle ultime cinque gare, e da questo dato di fatto occorre ripartire alla ripresa del campionato, quando al partenio Lombardi si giocherà il derby contro la derelitta Salernitana, sconfitta anche ieri in pieno recupero dopo essere stata in vantaggio, contro il Como. Il mercato di gennaio potrà fare il resto, per una squadra che ha un impianto di grande livello, e nella quale, tranne qualche dolorosa partenza già annunciata, sarà difficile aprire una breccia. Gli arrivi, quelli nuovi, dovranno fare il resto, per continuare a coltivare il sogno playoff.