Unico allenamento mattutino ieri per l'Avellino a San Michele di Serino. Gruppo al completo, fatta eccezione per Millesi che ha svolto lavoro differenziato a causa di un affaticamento. Oggi ultima seduta a San Michele di Serino , poi la squadra si è congedata dall’allenatore per dare inizio alla pausa pasquale che si protrarrà fino a lunedì prossimo, quando i giocatori si ritroveranno per dare inizio alla fase successiva di preparazione, in cista della trasferta di Gubbio. Trasferta che gli uomini di Rastelli affronteranno con maggiore serenità, alla luce del risultato maturato nel recupero giocato ieri tra Paganese e Latina. La squadra laziale non è andata oltre l’uno a uno contro i campani, che sono riusciti a tenere botta per molto tempo, mantenendo una rete di vantaggio sulla squadra di Pecchia, prima di subire il pareggio che inchiodava il risultato sull’uno a uno. L’Avellino dunque riparte da più cinque, vantaggio mantenuto sia sul Perugia che sul Latina, le due squadre che attualmente si giocano la seconda piazza. Intano, dopo la stangata inflitta a Giosa e Rastelli, la società medita sul da farsi. Una giornata, quella appena archiviata in cui sono stati pesanti i provvedimenti del giudice sportivo. Oltre a quelli relativi all’Avellino, e di cui si è ampiamente parlato, sono fioccate le squalifiche. Due giornate per Cangi del per atto di violenza verso un avversario a gioco fermo, Guidi del Frosinone e Di Piazza del Gubbio per avere offeso la terna arbitrale a fine gara, mentre sono stati fermati per una giornata Ronaldo e Bacchetti del Catanzaro, Trocar del Viareggio, Beduschi del Prato, De Lucia della Nocerina, Rajcic e Montiel del Benevento, Belcastro della Carrarese, Milani del Latina, Barbuti del Barletta e Biasi del Frosinone. Particolarmente singolare la squalifica del nocerino De Lucia. Nel referto si legge che alla base della decisione del giudice sportivo c’è il fatto che “al termine della gara rientrando negli spogliatoi lanciava provocatoriamente il pallone in direzione dei sostenitori della squadra avversaria causandone la reazione”. 1.500 di ammenda per il Benevento perché propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore due fumogeni, uno dei quali veniva lanciato sul terreno di gioco unitamente ad un seggiolino divelto, fortunatamente senza conseguenze. 500 euro di ammenda, infine, anche per la Nocerina, perché propri sostenitori, al Partenio Lombardi, introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni.
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