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L’Avellino si rilancia dopo la vittoria sul Lanciano. Testa a Como

Testa già alla trasferta di Como di sabato prossimo, ma intanto ci si gode il ritorno al gol di Tavano e di Castaldo, che hanno completato la rimonta dopo la rete di Arini che aveva accorciato le distanze sullo zero a due iniziale degli ospiti.

tavano

Ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio, a porte chiuse, a Torrette di Mercogliano, per l’Avellino. Lavoro defaticante per chi ha giocato sabato scorso contro la Virtus Lanciano, partitella a ranghi misti per il resto della squadra. Regolarmente in gruppo Ligi, soltanto lavoro atletico per Biraschi, Rea e Visconti. Terapie per Zito. Oggi due sedute di allenamento: la mattina in palestra al Partenio-Lombardi, pomeriggio a porte chiuse a Torrette di Mercogliano. ci si prepara per la trasferta di sabato 19 dicembre a Como. Il successo in rimonta contro il Lanciano ha ricaricato le batterie ad una squadra che rischiava davvero di restare a terra. Dopo lo stiracchiato uno a zero ottenuto contro la Pro Vercelli la squadra biancoverde è riuscita nell’incredibile rimonta. Sotto di due reti la formazione di Tesser ha messo in scena quella prestazione che consente di dire, a chiunque ami questo detto, di gettare il cuore oltre l’ostacolo. La rimonta incredibile lascia un segno negli abbracci della squadra a Castaldo, il bomber ritrovato, ritornato al gol dopo la squalifica, risolutivo come lo è sempre stato. La squadra è dalla sua parte e l’abbraccio che lo ha sommerso ne è la testimonianza. Ma la rimonta porta la firma di Arini, che forse più di tutti incarna la voglia incessante di lottare e sgomitare per la maglia che indossa, e, forse in maniera più che emblematica, di Tavano, partito dalla panchina, anche lui reduce da un periodo non facile, e che invece si è dimostrato subito fondamentale per la squadra biancoverde. Le rimonte, si sa, danno fiducia, e non basta pensare che dal terzo minuto della ripresa il Lanciano fosse in inferiorità numerica, perché anche con l’uomo in meno la quadra abruzzese era riuscita a raddoppiare. Poi la scintilla, il cambio i passo e la rabbia agonistica che ha condotto come in trans la squadra biancoverde a recuperare e battere gli avversari. Partenio Lombardi finalmente in festa, con il pubblico che ha apprezzato la reazione della squadra. Una reazione che si ha la sensazione sia stata però più nervosa che tattica. Il campanello d’allarme resta. Guai ad esaltarsi in un momento in cui occorre mantenere la lucidità per comprendere, ancora una volta, cosa abbia potuto portare la squadra a subire uno zero a due contro una delle squadre che chiudono la classifica, ed in superiorità numerica. Stavolta la remuntada è riuscita ed è quanto di meglio ci si potesse augurare, ma ovviamente bisogna evitare di trovarsi in futuro in simili situazioni.

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