Mentre il Carpi è la prima squadra della serie B a conoscere il suo futuro, festeggiando con largo anticipo la sua prima storica promozione in serie A, l’Avellino sprofonda. A Crotone la squadra biancoverde perde per due a zero, con doppietta di Ciano, che nega ogni velleità di ripresa della squadra di Rastelli. Al di là delle recriminazioni per episodi magari non girati a favore dei lupi, anche sotto il profilo arbitrale, resta netta la sensazione che la squadra irpina non sappia ormai più ritrovarsi. Due gol subiti anche allo Scida, in una sfida che, si era detto, sarebbe stata fondamentale in chiave playoff. Ed invece arriva ancora una prestazione non all’altezza,con un attacco ormai non più segnalato come presente, ed una difesa che lascia sempre più a desiderare. A questo punto Rastelli non sa più a che santo votarsi. Tra cambi di uomini e accorgimenti tattici, l’allenatore ha cercato di fare il possibile, ma ad oggi senza ottenere risultato alcuno. Anche tra i calciatori sembra essere presente la consapevolezza del momento da invertire assolutamente, ma poi in mezzo al campo sembra mancare la cattiveria agonistica giusta, quella voglia di fare che era stata la più importante caratteristica della squadra biancoverde dall’inizio del campionato. Ora bisognerà puntare il tutto per tutto sulla sfida del trentottesimo turno, in casa, contro il Pescara. La formazione abruzzese ha ormai sopravanzato i biancoverdi in classifica, ed ora sarà importante riuscire vincere lo scontro diretto. Inutile dire che quella che comincerà domani sarà una strana porzione di settimana. Ancora una cavalcata in sede di preparazione, con i giorni che sembrano essere sempre troppo pochi, soprattutto quando incombe l’obbligo di ritornare alla vittoria. Una vittoria che in casa biancoverde diventa sempre più rara e lontana. E con il diradarsi dei successi, si sa, viene meno anche l’autostima, fatto, questo, più grave che ogni altro,. La reazione dopo il ko di Crotone sarà dura, ma doverosa da parte di un gruppo che fino a qualche settimana fa veniva giustamente considerato come i migliori della cadetteria. Come si dice spesso, questa squadra non può avere dimenticato all’improvviso come si gioca al calcio. La reazione dovrà pure, prima o poi, arrivare. La speranza è che non si temporeggi troppo.
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