Il primo atto di peso della squadra biancoverde si conclude con un successo. Il trofeo Maio viene sollevato dall’Avellino, che ha battuto, alla fine di una estenuante serie di calci di rigori, ikl Lanciano per 14 a 13. prima dei rigori, alla fine dei tempi regolamentari, le due squadre avevano terminato la gara sul punteggio di tre a tre. Dominio del Lanciano nel corso della prima parte di gara. Tra il primo tempo ed il sesto minuto della ripresa, la squadra di casa riusciva a mettere a segno ben tre reti, che non solo spiazzavano l’Avellino, ma sembravano mettere in cassaforte il risultato per la squadra organizzatrice della gara. Ed invece la reazione di lupi c’era ed era veemente. Nel corso della ripresa biancoverdi per tre volte a segno, con una doppietta del nuovo centravanti biancoverde Comi, che realizzava anche un calcio di rigore per la rete del tre a tre  definitivo. In mezzo, la rete del 2 a 3 firmata da Schiavon. Poi la incredibile serie di tiri dagli undici metri, che ha consentito l’assegnazione del trofeo alla squadra avellinese. Buone anche stavolta le indicazioni offerte dai biancoverdi all’allenatore Rastelli, soprattutto sotto il profilo della capacità di reazione della sua squadra. L’undici irpino ha infatti saputo mantenere la concentrazione nonostante fosse sotto di tre gol. La reazione è stata condotta come detto soprattutto dall’attaccante Comi, che con la doppietta segnata alla sua ex squadra si presenta nel migliore dei modi alla tifoseria avellinese, presente come promesso in occasione della disputa del trofeo, che apre le danze alla stagione 2014/2015 dei biancoverdi. La squadra dopo la gara disputata ieri si riconcentra per gli ultimi due giorni relativi alla prima parte del ritiro di Rivisondoli, prima di ritornare ad Avellino per la disputa del triangolare con Bordeaux e Parma. Poi il ritorno in Abruzzo per concludere la preparazione estiva in vista del debutto in Coppa Italia, il 17 agosto, per l’inizio ufficiale della stagione. A quel punto i giochi saranno fatti e bisognerà solo affidarsi al campo per vedere se il lavoro svolto in estate sarà stato io meno proficuo. Intanto si parte dalle prime certezze, che raccontano di una squadra in linea con i programmi e con la prospettiva di preparazione consona a questo punto del lavoro svolto da Rastelli e dal suo staff tecnico.