Nove punti di distacco dalla capolista Cagliarti, la metà dei punti della Salernitana, la terza sconfitta di fila in altrettante trasferte giocate in campionato. i numeri dell’Avellino sono impietosi, dopo il ko di Bari, dove i galletti locali si sono imposti con il risultato di due a uno. La classifica piange e l distanze da quelle posizioni indicate ad inizio campionato come consone alla squadra biancoverde, sembrano farsi sempre più lontane. Anche troppo, se consideriamo che il numero delle giornate giocate sin qui ha consentito al Cagliari di dare quasi due punti di distanza a partita giocata ai biancoverdi. Non vuol dire nulla, certo. I giochi sono appena cominciati ed il campionato di serie B è davvero lunghissimo. Guai a pensare che dopo cinque partite la situazione si sia già definita. La squadra irpina ha tempo e modo per recuperare. Ma quel che preoccupa è che anche in presenza di prestazioni buone, come quella di ieri al San Nicola. La squadra allenata da Tessere debba in qualche modo alzare bandiera bianca. L’allenatore dell’Avellino ieri aveva anche cercato di mescolare un po’ le carte, cambiando qualcuno dei protagonisti in campo, contenendo la difesa in tre elementi e spostando Giron, debuttante dal primo minuto, sulla linea mediana. Niente da fare. Ancora una volta a passare dopo poco più di dieci minuti era il Bari, che sbloccando la gara si metteva in una posizione di tranquillità. L’Avellino come detto non demeritava, e costruiva occasioni e gioco discreto, e quando arrivava il pareggio di Insigne, la sensazione erra che da un momento all’altro potesse essere proprio la squadra ospite a cambiare le sorti del match in proprio favore. E l’Avellino le occasioni le costruiva eccome, ma un po’ la sfortuna, en po’ l’ancora scarsa lucidità dell’attacco, non consentivano di ribaltare il risultato del match. Andava così che nella ripresa il Bari, complice un non attentissimo reparto difensivo, ritrovava il vantaggio definitivo,. E che l’Avellino ritornava per la terza volta a mani vuote da una trasferta. Nel complesso non si può certo parlare di una bocciatura per la formazione irpina, ma il bilancio di tre sconfitte, un pareggio ed una sola vittoria, cominciano a fare storcere il naso a chi si aspettava una partenza sprint degli irpini. Ora testa al Vicenza, prossimo avversario dei lupi al partenio Lombardi, reduce da un pareggio per 2 a 2 contro il Pescara. Il tempo stringe e le squadre che stanno lassù non concedono respiro. Contro i biancorossi sarà già match determinante. L’unico risultato a disposizione è la vittoria.
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