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La Scandone accantona la sconfitta di Bologna: battuto il Montepaschi Siena

75 a 70 il risultato finale della gara disputata al pala del Mauro contro la formazione toscana. Partita di grande spessore per l’intera squadra, ma su tutti brilla ancora l’astro di Lakovic. Domenica prossima trasferta a Roma.

scandone basket

Immediato ritorno al successo per la Sidigas Scandone Avellino, che ha piegato con il risultato di 75 a 70 la Montepaschi Siena, volando a quota 20 e finalmente rimettendosi pienamente in corsa in un gruppone di squadre che sta cercando di evitare la retrocessione. Partenza in salita, come pure ci si aspettava, per la squadra di Pancotto, che ritrovava dall’inizio un sontuoso Lakovic. Il primo quarto consegnava a Siena un vantaggio di sei lughezze. Il parziale si chiudeva infatti sul punteggio di 26 a 20 per i toscani. Pancotto cercava di spronare i suoi uomini, che già nel secondo segmento di gara davano segnali di ripresa. Il match veniva immediatamente riequilibrato, con Avellino che riusciva ad andare alla pausa lunga avanti di un punto. Il tabellone, al ventesimo, segnava 42 a 41 per i biancoverdi di casa. A questo p0unto, in apertura di terzo quarto, c’era l’allungo decisivo dei padroni di casa. Tre triple consecutive consentivano alla Scandone di premere sull’acceleratore e mettere tra sé e Siena un buon distacco, che i toscani cercavano di colmare, ma senza riuscire a compiere completamente l’impresa. Dopo essere scivolati addirittura a meno tredici gli uomini della Montepaschi riuscivano a chiudere il terzo quarto sotto di cinque punti, sul 63 a 58. Questo distacco rimaneva inalterato fino alla fine della gara, chiusa da Avellino sul 75 a 70. Tra le fila della Sidigas spicca come detto la prova di Lakovic, autore di 19 punti. Bene anche Ivanov, con 15 punti, Hunter 14; Brown 9, Richardson 8, Dean 7 e Biligha 3. Soddisfatto della gara disputata dalla sua squadra coach Pancotto, che sottolinea innanzitutto come 38 punti li abbia messi a segno la panchina, 37 il quintetto. Questo dato la dice tutta sulla lettura della partita e soprattutto sulla voglia messa in campo da tutti i giocatori. “Abbiamo saputo soffrire in corso d’opera, rientrando in partita con la difesa – spiega il coach avellinese -. Siamo stati bravi a decidere di cambiare sui pick and roll, grande la marcatura di Dean su Brown e Moss. E’ segno del grande lavoro che quotidianamente facciamo in palestra. Siamo stati camaleontici questa sera. C'è stata grande intensità da parte dei nostri due play, di persone che hanno buttato via le stampelle come Ivanov. Il consuntivo lo facciamo alla fine, ma l’allenatore è un corridore di staffetta, quando prende il testimone deve correre molto veloce. Il suo obiettivo è creare mentalità e dare una strategia. Il campionato non è finito e noi non vogliamo mollare, ma vogliamo dimostrare che possiamo crescere ancora di più. È un mese che abbiamo tanti giocatori fuori, ma non ci siamo abbattuti. Mi piace pensare che la vita – conclude Pancotto - è graffiare non subire”. Prossimo appuntamento domenica sette aprile in casa dell’Acea Roma.

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