La Sidigas Scandone Avellino è viva e lo ha dimostrato battendo la Foxtown con il punteggio di 63 a 52. Una vittoria netta, giunta al termine di una partita che comunque aveva anche riservato qualche difficoltà per la squadra irpina. Partenza in salita con Cantù che nel primo quarto riusciva a stare avanti ai biancoverdi, imponendosi con il risultato di 11 a 16. l’Avellino però non ci stava e già nella seconda frazione riusciva a sovvertire l’andamento della gara, andando al riposo sul rassicurante punteggio di 35 a 27. La situazione punteggio, da questo momento in poi, non cambiava più, e così il terzo quarto veniva chiuso a più sei dalla Scandone, sul 50 a 44. l’ultimo quarto era solo il sigillo ad una gara ben disputata che serve senza alcun dubbio ad infondere nuova fiducia alla formazione irpina. Sugli scudi Lakovic, autore di ben 27 punti. a referto anche Dean con 10 punti, Ivanov 9, Richardson 8, Biligha 8 e Hunter 2. Chiaramente soddisfatto per come la sua squadra abbia disputato la gara di domenica il coach biancoverde Cesare Pancotto: “Sapevamo che non sarebbe stata una partita di statistiche – spiega il tecnico della Scandone -. Siamo stati bravi ad interpretarla con determinazione ed intensità. Con la zona e la zone press abbiamo saputo trovare l’arma per cambiare ritmo alla partita, sapendo gestire il vantaggio dopo aver ribaltato il punteggio”. Tutti hanno fatto qualcosa per aiutare la squadra e il tuffo di Brown per conquistare una palla a partita finita deve essere il simbolo della squadra, l’incarnazione dello spirito che bisognerà avere da qui alla fine della stagione. “Anche le partite giocate di recente le abbiamo disputate con la stessa intensità e penso sempre che esiste il momento in cui una squadra può cambiare attraverso l’impegno e la volontà – ha continuato Pancotto -. Voglio parlare di Paul Biligha che ha una sua dignità di giocatore. Amo dare fiducia ai giovani come lui. Complimenti al nostro ragazzo ed al mio staff che lavora sempre meglio. Lakovic, strepitoso, è sempre più trascinatore di questa squadra, sia come esempio che come atteggiamento. Dietro alla sua prestazione c’è il lavoro fatto anche dagli altri. All’inizio ci hanno attaccato spalle a canestro, con la zona hanno avuto maggiori difficoltà, mentre noi abbiamo acquisito ritmo. Tornare ad uomo è stata una logica conseguenza. Vogliamo proseguire su questa strada – conclude Pancotto -, il nostro obiettivo è migliorare i particolari e dare continuità al lavoro."