Non riesce a violare il parquet di Pistoia la Sidigas Scandone Avellino che cede il passo ai padroni di casa con il punteggio di 67-59. I biancoverdi partono bene nei primi due quarti con Ragland e compagni che gestiscono bene la gara. Nella seconda parte del match però, Avellino ferma il suo attacco, complici anche le basse percentuali dal tiro da tre. La squadra guidata da coach Sacripanti non è riuscita nell’impresa di vincere su uno dei parquet più ostici di tutto il campionato. Nel momento in cui i biancorossi sono rientrati in partita, il fattore campo è stato fatale. Come detto, Acellino protagonista di una buona prima parte di gara, poi nel terzo quarto, quando Pistoia ha iniziato ad essere più aggressiva, i biancoverdi non sono stati abbastanza bravi nel gestire la situazione e a spendere qualche fallo. Nel terzo periodo i giocatori di Pistoia hanno difeso molto forte, e a quel punto, la Sidigas avrebbe dovuto essere più fisica, cercando qualche contatto in più. Inoltre, per quanto riferito da coach Sacripanti a fine gara, i suoi uomini non sono stati capaci di gestire emotivamente il momento in cui Pistoia è rientrata in partita, con il fattore campo che a quel punto ha inciso pesantemente. In gare come questa la gestione dell’emotività è di estrema importanza, ma purtroppo i biancoverdi non sono rimasti lucidi, hanno avuto troppa fretta e gestito male alcuni possessi importanti. Nell’ultimo quarto la squadra irpina ha dato qualche timido segnale di ripresa, rientrando bene sul parquet dopo la mini pausa, ma nel finale Pistoia è stata più brava di Avellino. Un peso determinante per l’esito del match lo hanno avuto anche i pochi punti segnati nel secondo tempo, solo 24. evidentemente qualcosa va rivisto in tal senso. La Scandone rimane al secondo posto in coabitazione con Venezia, ma resta il rammarico per aver perso una buona opportunità per staccare i lagunari in classifica.