Un nuovo modo, un nuovo metodo di affrontare la preparazione. Il futuro è divenuto attuale in casa Scandone. Ieri, per la prima volta, i giocatori della Sidigas Scandone Avellino hanno utilizzato la nuova palestra ubicata in una sala all’interno del PalaDelMauro. La tipicità di questa palestra permette di allenare con movimenti specifici i giocatori al fine di migliorare la performance.  Silvio Barnabà, preparatore fisico della prima squadra, ha creato una “sport specific room” che permette ai giocatori di allenarsi con attrezzature all’avanguardia, attraverso programmi mirati. Silvio Barnabà è stato affiancato in questo progetto dalla società che ha messo a disposizione spazi e risorse che hanno permesso al preparatore atletico di realizzare qualcosa di innovativo ed estremamente funzionale al basket. Ora non resta che lavorare in maniera mirata e “sportspecifica” , sia con la prima squadra che con il settore giovanile, cercando di raggiungere gli obiettivi prefissati che sono quelli di costruire, migliorare e mantenere capacità di performance. La Scandone non è nuova a simili esperimenti. L’anno scorso, sulla scia di quanto accaduto anche l’anno precedente, era stato studiato un ciclo di preparazione specifica per singoli elementi, con opzioni di preparazione adattate alle condizioni generali di ognuno degli atleti, alle caratteristiche fisiche e alle condizioni contingenti verificate di volta in volta. Insomma una preparazione mirata che ora trova anche il confronto della specificità dell’ambiente di lavoro, che dovrebbe dunque dare una marcia in più alla squadra, a  cominciare dalla prossima trasferta di Cantù. Gara difficile che però vive su presupposto creatosi dopo la vittoria esaltante contro Bologna. Un successo che potrà essere replicato se la squadra biancoverde terrà nervi saldi e avrà consapevolezza di essere squadra in grado di affrontare chiunque con rispetto ma senza timore. D’altronde Valli ha sottolineato anche in questi tre giorni di preparazione che la forza della squadra è data dal gruppo nel suo insieme. Fondamentale quindi che si remi tutti nella stessa direzione e che soprattutto il meccanismo si muova in maniera coordinata e perfetta. In questa macchina che è la Scandone se si inceppa un ingranaggio rischia di bloccarsi il tutto. Ed è per questo che la pressione della preparazione va sul gruppo nel suo insieme e non sui singoli. Che hanno mostrato sì di essere importanti, ma che rispetto al lavoro di squadra passano in secondo piano.