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La Scandone tenta il gran colpo anche in trasferta. Domani pomeriggio si gioca a Biella

Il Biella vive un momento difficile come quello appena archiviato dai biancoverdi. Pancotto invita alla calma, ma sottolinea l’importanza del match, anche se non lo giudica come decisivo

Basket Avellino

Dopo le tre consecutive e convincenti vittorie in casa, la Sidigas Scandone Avellino di coach Pancotto è attesa da tre trasferte in fila. Si inizia domenica a Biella, su un campo che si preannuncia caldo, ma che non deve spaventare Lakovic e compagni dopo le ultime positive prestazioni.“Se un mese fa ci passava addosso il treno adesso ci passa solo una locomotiva e di questo dobbiamo essere consapevoli. – esordisce così coach Pancotto - Ci aspetta una partita importante ma, non definitiva. E’ la prima di tre trasferte e torniamo a giocare fuori casa dopo un mese”. Guardando la situazione globale, da qui a fine campionato, la Scandone dovrà affrontare tre gara in casa e sei fuori: l’imperativo sarà giocare bene, lottare ed essere consapevoli che tutto quello che rappresenta il bottino attuale è stato conquistato sul campo. L’obiettivo dei biancoverdi rimane quello di centrare la salvezza. Si gioca in trasferta a Biella, squadra che ha battuto la Sidigas all’andata e sta caricando, giustamente, la partita e l’ambiente. Occorre avere consistenza mentale, organizzazione di gioco offensivo e un buon apporto difensivo, oltre alla capacità di evitare ogni pausa. Positivo l’attuale stato psicologico dello spogliatoio. In passato la squadra ha dimostrato di sapere affrontare qualsiasi problema. “In un anno bisogna saper vivere tutte le situazioni – afferma Pancotto -, prima siamo stati incudine adesso siamo martello ma dobbiamo essere concentrati e determinati ad esserlo e questo lo possiamo fare solo con il lavoro”. Da più parti si dice che il rilancio di Avellino è legato ai nomi di Pancotto e Lakovic, ma Pancotto specifica che i risultati non sono legati al talento ma al lavoro, e in questo discorso c’è il frutto dell’operato di tutti: della società, del coach e della squadra a partire dallo stesso Lakovic, che rappresenta la punta di un iceberg formato da tantissimi giocatori di grandi capacità morali come Dean, che per la squadra sta facendo un grande lavoro, dando un apporto fondamentale sia durante le gare, che in allenamento. Aver ribaltato tutte le situazioni negative è frutto di un intenso lavoro. Rispetto all’esordio contro Montegranaro c’è stato un grande cambiamento. “Chi lavora deve avere fiducia, ma non presunzione – continua ancora il coach biancoverde -. Volevo portare entusiasmo, energia e certezze a questa squadra: dietro questo c’è una solida base di lavoro. Adesso non dobbiamo accontentarci di quanto abbiamo fatto, ma bisogna continuare, anche perché non abbiamo conquistato niente e sappiamo che dobbiamo lottare ancora”. Biella vive un momento del tutto diverso rispetto alla Scandone. Gli avversari dei biancoverdi potrebbero sentire maggiormente la pressione della partita, anche se hanno il vantaggio di aver battuto la Sidigas all’andata. “Non voglio definirla l’ultima spiaggia – conclude Pancotto -, ma sicuramente è un match importante ed anche noi lo approcciamo con la giusta tensione. Ci giochiamo una fetta di un campionato che finirà all’ultimo tiro”.

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