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Lapadula, da Benevento al Perú

Nel calcio le favole esistono, e sono anche numerose. Una delle più recenti è quella che ha visto Gianluca Lapadula vestire la maglia della nazionale peruviana, il tutto grazie al passaporto ottenuto per via della madre, originaria del paese andino. Nato a Torino nel 1990, l'attaccante adesso in forza al Benevento non solo è uno dei punti di forza della squadra sannita ma è anche stato premiato con la prima convocazione in nazionale dalla federazione del Perù, la quale ha studiato a lungo il suo caso e l'ha voluto fortemente con sé.

Cresciuto nel vivaio della Juventus, la squadra con più opzioni di trionfare nel campionato italiano attuale secondo le scommesse sulla Serie A online, Lapadula è diventato centravanti col tempo, dimostrando di essere molto portato a fare goal in qualità di unico punto di riferimento offensivo della propria squadra. Dopo una lunga gavetta in una serie di squadre diverse, il piemontese avrebbe iniziato a farsi notare al Teramo nella stagione 2014-15 per poi approdare al Pescara nell'annata successiva e realizzare ben 27 reti nel campionato di Serie B, portando così gli abruzzesi nella massima categoria del calcio italiano.

Quell'annata sull'Adriatico agli ordini dell'allora tecnico Massimo Oddo lo rese uno degli attaccanti più appetibili del calcio italiano, e alla fine a spuntarla fu il Milan, squadra che cercava la rivincita dopo anni bui e puntò molto su di lui. La stagione in rossonero in A non fu negativa, visti gli otto goal messi a segno, ma non riuscì a lanciare Lapadula ai vertici, cosa che gli fece pensare di cambiare aria. Fu così il Genoa a interessarsi a lui, ma nemmeno in rosso blu il centravanti piemontese riuscì a ripetere i numeri di Pescara, entrando così in una fase negativa di gioco e di rendimento che lo spinse a cercare fortuna altrove.

Sarebbe stato così al Lecce che Lapadula avrebbe ritrovato il sorriso, andando a segno in ben 11 occasioni in 25 incontri nella stagione 2019-20, disputata nella massima serie, dimostrando così di poter essere un centravanti proficuo se inserito in un contesto adeguato. Nonostante non fosse riuscito a evitare la retrocessione dei salentini in Serie B, il torinese aveva infatti meritato l'attenzione di varie squadre, tra le quali la più decisa ad averlo in rosa è stata il Benevento di Filippo Inzaghi. Ex centravanti di livello mondiale, l'allenatore dei giallorossi ha voluto scommettere forte su Lapadula, il quale ha finora realizzato tre reti in sette incontri, dimostrando così nuovamente di essere un terminale offensivo di tutto rispetto in un campionato difficile come quello italiano.

Poi, per ultimo, la grande rivincita di una carriera, ossia la convocazione con la nazionale del paese di sua madre, quel Perù con il quale ha esordito contro l'Argentina di un certo Lionel Messi e con il quale disputerà la Coppa America nel giugno prossimo. A 30 anni compiuti, Lapadula sta dunque vivendo un sogno assoluto perché, del resto, anche nel calcio l'età non conta se si dimostra il proprio valore.

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