La squadra sta continuando a lavorare alacremente e sembra che il cambio in panca abbia dato quella scossa apparsa necessaria dopo una serie di non brillanti prestazioni e soprattutto dopo un ciclo di sconfitte che non poteva essere più tollerato. La maturità mostrata dalla società e dall’ex tecnico Leonetti, che hanno deciso unanimemente di separare i propri cammini, è alla base di quel rilancio voluto, e cercato da ognuno, e che viene affidato ora al nuovo allenatore, che avrà il compito di guidare al successo le ragazze rossoblù contro una squadra che divide stessa posizione e stessi punti in classifica, l’Olimpia Reggio Calabria. Entusiasmo e concentrazione, dunque, nella prima settimana di lavoro di Agresti che, come lui stesso ha confermato nella sua prima intervista rilasciata al quotidiano Il mattino, aveva già avuto modo di conoscere l'ambiente di Ariano quando nel 2006 era vice allenatore a Scafati in serie A1. Da allora la squadra che attualmente allena ha fatto molta strada ed anche il tecnico se ne rende pienamente conto. Come tutti coloro che hanno vissuto una esperienza ad Ariano anche Agresti ha sottolineato l’ambiente sano e ricco di passione. Nella prima analisi compiuta dal neoallenatore viene in evidenza la quasi normalità della situazione che si sta vivendo. Secondo Agresti, infatti, quando si cresce ad un ritmo cosi alto, dominando i campionati inferiori è normale che ci si abitui a vincere e che quindi si possa avere una sorta di contraccolpo psicologico quando si vada ad impattare con le prime sconfitte. Nonostante l'inizio di torneo sia stato difficile, Agresti è convinto che si possa far meglio. Con 8 giornate già passate in archivio toccherà a lui capire nel più breve tempo possibile dove intervenire e quale sia la migliore pallacanestro da sviluppare, in base alle caratteristiche dell'organico a disposizione. Agresti punterà molto su Mikovic, Narviciute e Maggi, elementi che conosce per avere allenato in passato, ma non dimentica di avere a disposizione elementi che da avversari lo hanno messo a dura prova, come Paparo e Grasso. Insomma, gli elementi per far bene ci sono tutti. Agresti sta lavorando ora al sistema di gioco, che probabilmente subirà qualche modifica rispetto al recente passato. Poi, come sempre, dovrà essere il campo a parlare, sperando che l’avventura del tecnico cominci con il piede giusto.