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Lpa sconfitta in trasferta dall'Elite La Spezia. Domenica in casa non si può sbagliare

La Elite La Spezia si impone per 64 a 42. Ancora una volta Agresti ha dovuto fare i conti con le assenze cui si sono aggiunti gli infortuni in extremis di Ferazzoli e Domiguez.

Lpa

La Virtus La Spezia esce alla distanza contro un’avversaria ridotta a sole cinque unità, ma capace di tenerla in scacco per metà gara. Prive di Grasso, le irpine sono costrette a regalare anche il vantaggio delle assenze di Dominguez e Ferazzoli. Distorsione fortuita in mattinata per la prima, stiramento nella fase di riscaldamento per il capitano. La reazione alle avversità arriva dal parquet. Il primo tempo è perfetto. Maggi ritrova lo smalto dei tempi migliori ed Aversano, al suo fianco, si regala il primato personale di punti in A2. La guardia beneventana, lanciata in quintetto al posto di Dominguez, realizza la tripla del massimo vantaggio esterno (11-22 all’11’). La Spezia si scuote, serra le maglie in difesa e risale. Sono le due triple consecutive di Accini e Mugliarisi a riaprire la contesa (24-25 al 15’). Ariano si riappacifica con il tiro pesante, avaro di soddisfazioni in altre circostanze. La seconda tripla di Aversano ricaccia indietro La Spezia. Le liguri incassano il quarto fallo della pivot Laterza. L’azzurra ha un gran da fare con la front-line ospite: Micovic e Narviciute propiziano il nuovo allungo all’intervallo (28-35 al 20’). La benzina per le irpine finisce qui. Al rientro dagli spogliatoi è Mugliarisi a trascinare le padrone di casa. Il pareggio arriva grazie anche ad una tripla di Filippi (35-35 al 21’). Maggi e Aversano continuano a macinare canestri. Non basta: il sorpasso matura di lì a poco. A firmarlo è Gentile (42-39 al 26’). Accini e Filippi continuano ad imperversare (50-41 al 30’). Laterza allarga la forbice in avvio di ultimo quarto (54-41 al 31’), mentre Micovic continua a litigare con il canestro: la serba chiuderà con 3/13 dal campo ed appena il 50% dalla lunetta. A fine gara, coach Agresti analizza con lucidità match e momento in casa arianese: “E’ una gara che ha messo a nudo tutti gli aspetti positivi e negativi. I primi venti minuti sono stati i migliori da quando sono ad Ariano Irpino. Buona selezione dei tiri, efficacia realizzativa ed abbiamo chiuso bene sulle lunghe avversarie. Insomma, ha funzionato tutto per il meglio”. Difficile spuntarla con una rotazione di fatto limitata a cinque elementi: “Era difficile reagire alle due tegole che si sono aggiunte all’assenza di Grasso. Ci siamo riusciti, ma alla fine abbiamo ceduto sia fisicamente che mentalmente”. Il futuro è dietro l’angolo e si chiama College Italia: “Domenica prossima, seppur in difficoltà, dovremo scollinare questo ostacolo. Vedremo poi di assestarci nelle due gare con Ragusa e l’altra La Spezia per trovarci pronti per lo sprint finale di stagione”.

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