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Lpa, troppa confusione in attacco nella gara contro il Battipaglia

L’analisi della gara disputata dalla LPA contro Battipaglia conferma le prime impressioni e le parole del tecnico arianese a fine partita. Vittoria preziosa caratterizzata da molta confusione in attacco ed eccessiva tensione. Per l’allenatore si impone un lavoro a livello mentale su un gruppo che ha comunque dimostrato di avere grandi numeri.

Lpa

L’analisi a mente fredda della gara vinta dalla LPA Ariano contro Battipaglia conferma le prime impressioni, avute nell’immediato dopo gara, e confermate anche dal coach Agresti, apparso raggiante a fine gara. La gara tra Ariano e Battipaglia è stata dominata dalle difese anche se le avversarie delle arianesi sono state a tratti più dure ed incisive. Quanto alla LPA è evidente che c’è stata troppa confusione in attacco. A tale proposito il coach della squadra del Tricolle ha fatto mea culpa confermando di avere forse messo troppe cose in testa alle ragazze che poi vanno in campo. La sua squadra è stata paragonata ad uno studente che ha imparato troppi capitoli in fretta, mentre le ultime avversarie hanno dimostrato di essere tatticamente più avanti in alcune situazioni difensive, nei cambi sistematici ad esempio. Per il tecnico probabilmente se la sua squadra avesse giocato così contro Salerno forse avrebbe perso. A Salerno si è sofferto qualche calo di concentrazione che con Battipaglia non c’è stato sebbene un pizzico di tensione in più era evidente. Alla resa dei conti dunque sono tre gli elementi che sono emersi con prepotenza all’esito della seconda giornata di campionato: la squadra ha avuto una piccola involuzione sul piano del gioco, ma è cresciuta sotto il profilo della concentrazione. Questo aspetto positivo è stato però in qualche modo neutralizzato dalla eccessiva tensione che è emersa soprattutto in alcune fasi della partita e soprattutto nel settore avanzato, dove è emersa a tratti una eccessiva confusione. Grande prestazione di Micovic, autrice di 14 punti personali, seguita da Silvia Sarni con 10, poi Chesta e Narviciute con 7, Rossi 6 e Dominguez 5. Di certo va sottolineato l’enorme lavoro di Narviciute che ha percorso chilometri sul parquet, mentre nel momento decisivo sono venuti fuori i numeri di Chesta e di Sarni, che sono state determinanti nel momento dell’allungo decisivo. Bene comunque anche le altre che, al di là dell’evidente tensione di cui già si è detto, sono riuscite a regolare un avversario ostico e di esperienza. Infine una curiosità: è la prima volta riesce a portare a casa il risultato in una gara diretta dall’arbitro Biagio Napolitano.

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