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Mcs Ariano, parla l'assistant coah Calandrelli: servono grinta e speranza

Basket. Prime dichiarazioni nella veste di assistant coach in casa MCS Ariano Irpino per Valentina Calandrelli. Grinta e speranza per la ex cestista  della squadra arianese promossa ad vice-allenatrice  al fianco di Iris Ferazzoli. La sua esperienza consiglia prudenza. Anche se non nasconde le ambizioni della squadra.

calandrelli

Dopo la conferma nel ruolo di assistant coach al fianco di Iris Ferazzoli, Valentina Calandrelli rilascia le prime dichiarazioni ufficiali, tramite l’ufficio stampa della società arianese. Dopo aver acquisito il titolo di allenatore, l’ex cestista beneventana, protagonista di ben quattro stagioni in canotta rossoblu con due promozioni consecutive dalla B regionale alla serie A2, sarà all’esordio su una panchina seniores dopo l’esperienza delle ultime due stagioni nel settore giovanile arianese. La società ha creduto in lei: il presidente Cirillo, e Iris Ferazzoli le hanno dato fiducia in questa nuova esperienza. Lo spirito sarà quello di grande umiltà, ma allo stesso tempo di grande impegno ed entusiasmo, oltre che di sottointesa professionalità, per mettere a disposizione della squadra le conoscenze acquisite e quelle che nel tempo l’ex cestista si propone di ampliare ed aggiungere al suo bagaglio di allenatrice. Ricalcando il suo carattere, spera di poter vedere in azione una squadra combattiva e collaborativa, dove qualità e quantità avranno le giuste proporzioni. Azzarda un paragone con una “legione romana”: modello di efficienza nell’aspetto tattico-organizzativo, consolidato dalla consapevolezza che ciascun membro debba contare sull'appoggio del compagno all’interno di un meccanismo di lavoro di squadra. Il resto dovrà farlo la commistione tra esperienza e gioventù che potrà far divertire i sostenitori della squadra arianese, che la nuova assistant coach definisce il sesto uomo in campo. Una notazione tecnica di Calandrelli riguarda il fatto che la squadra dispone di un reparto lunghe di qualità ma senza un vero centro. Con queste caratteristiche si cercherà di mettere ogni singola atleta nelle condizioni di fare tutto ciò che sa fare. Non si disporrà di un centro puro sulla carta, ma il reparto di interne ha un bagaglio tecnico-tattico, oltre che fisico, così ampio che questo non impensierisce l’allenatrice. Non si sbilancia sugli obiettivi stagionali, preferendo concentrarsi sul lavoro quotidiano, sposando l’idea di sacrificio, partendo da alcune certezze per raggiungerne altre. Raggiungere la salvezza anticipata attraverso la qualificazione alla poule promozione, oggi, ai nastri di partenza sarebbe auspicabile, ma per il momento Calandrelli preferisce pensare ad una squadra che lavori sodo, tenendo bene i piedi per terra. 

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