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Mcs, il bilancio della stagione della squadra arianese

Resta ancora viva la sensazione di riconoscenza nei confronti della formazione della MCS Ariano, sconfitta solo in finale da Torino, e fermatasi ad un soffio dalla A1. Abbiamo ripercorso velocemente le tappe della squadra, non sotto il profilo dei risultati, ma guardando da vicino le vicissitudini della squadra.

mcs

La stagione della MCS inizia con tre addii importanti. Il primo è quello di Agresti, allenatore di chiara fama, che ad Ariano però non riuscirà a lasciare il segno più di altri. Agresti non rinnova, e con lui partono anche due elementi della squadra molto importanti: Chiara Rossi e Silvia Sarni. Tentenna Mancinelli, in prestito da Umbertide, che alla fine, però resta. Sulla panchina Cirillo scommette sula copia Ferazzoli – Calandelli, la prima promossa capo allenatrice dopo un anno al fianco di aresti. Per Calandrelli esordio assoluto. La società punta tutto sulla esperienza di Micovic, Chesta, Maggi, Dominguez e Narviciute, e non si dissangua in sede di mercato. In estate sono solo due gli innesti. Tay Madonna e Marta Vargiu, con la prima sicuramente più conosciuta della seconda. Pronti via la squadra non ha un buon approccio alla stagione. Si perde troppo in casa ed i senali non sono in tal senso incoraggianti. In trasferta però si riesce ad equilibrare il disagio accusato tra le mura amiche. Il campionato propone una squadra in crescita, e la gestione dl gruppo passa anche attraverso momenti difficili. Tra questi l’infortunio a Maria Micovic, che ritorna a dover combattere con il suo ginocchio malandato. La punta di diamante della squadra arianese alza bandiera bianca. La società e l’allenatrice decidono di andare avanti così, facendo di necessità virtù. Nel frattempo arriva Flaminia De Luca, giovane guardia, a rinforzare un organico nel quale ormai in pianta stabile gravita anche la giovanissima arianese Ilaria Cifaldi. I problemi non finiscono, perché oltre a tanti acciacchi ed infortuni, arriva anche il momento in cui Narviciute dice addio. La lituana viene tesserata dal Napoli in serie A1 e la squadra perde un altro punto di riferimento. Nonostante ciò, Ferazzoli decide di andare avanti con la squadra che aveva, senza inserire nuovi elementi come pure le era stato proposto dalla società. Si va avanti valorizzando ancora di più gli elementi a disposizione. Valeria Albanese trova sempre più spazio ed impiego. Era dai tempi della B regionale che una giocatrice nativa di ariano non metteva tanti minuti nelle gambe, con risultati ottimi, peraltro. Mancinelli cresceva al punto i meritarsi una chiamata in nazionale. Ma era il gruppo nel suo insieme a cementarsi e fare cose eccezionali. Delle singole parleremo un’altra volta, ma il cammino di questa squadra è stato eccezionale. Il resto è storia, con le vittorie a Ferrara e Sesto San Giovanni che hanno aperto le porte alla finale con Torino, ed un gruppo di ragazze che hanno accarezzato un sogno. 

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