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Miracolo di Gomis, al "Curi" finisce zero a zero

Ottimo pareggio contro il Perugia per l’Avellino. Finisce zero a zero al Curi, con miracolo nel finale del portiere biancoverde. Al novantesimo Gomis si è opposto ad un calcio di rigore tirato da Taddei. Pari che lancia l’Avellino in vista della gara casalinga contro il Catania, che è letteralmente resuscitato contro l’Entella dopo un lungo periodo di crisi. 

calcio gomis

La parata di Gomis su Taddei al novantesimo è l’emblema della gara di Perugia. Perché di fronte c’era uno dei più promettenti portieri in prospettiva, ed un giocatore simbolo, che a fine carriera, e dopo aver lottato per lo scudetto con la Roma, ha accettato la sfida di scendere di categoria ed indossare la maglia di una neopromossa con grandi ambizioni. Perché, soprattutto, quel tiro di Taddei era partito dal dischetto del rigore, dopo che Filkor si era fatto espellere, commettendo un fallo che avrebbe potuto mettere seriamente in difficoltà la sua squadra. Ed invece Gomis, il gigante dell’Avellino, ancora una volta ha ipnotizzato il finalizzatore dagli undici metri, che non era un calciatore qualsiasi, ma un grande, osannato dal pubblico perugino. Un numero dieci di quelli da far tremare le ginocchia a chiunque. A tutti, tranne che all’ottimo Gomis. E così l’Avellino ritorna con un piccolo bottino da Perugia. Le due squadre restano appaiate in graduatoria, e spartendosi la posta in palio riescono a fare entrambe un piccolo passo in avanti che però le fa distanziare ulteriormente dalla vetta della classifica, ora distante quattro punti. Poca roba, se si considera quanto sia lungo il campionato e soprattutto quanto corta e schiacciata sia la graduatoria, con metà delle squadre che partecipano al campionato cadetto racchiuse in una forbice di soli cinque punti. L’Avellino continua ad ottenere risultati positivi, e questa è la cosa migliore da considerarsi in questa fase in cui ogni punto conquistato negli scontri diretti diventa un tesoro inestimabile per il prosieguo del campionato. L’Avellino ritorna da Perugia con la carica giusta per continuare a vedere rosa davanti a sé e soprattutto per continuare a navigare in alta quota. E pazienza se l’affollamento di squadre che si determina per via della graduatoria corta costringe i tifosi ad individuare la squadra a metà classifica. I numeri dicono altro, e che cioè il primato è a sole quattro lunghezze e che è possibile continuare a sognare in ogni modo. A cominciare dal prossimo match di campionato, che ripropone i Lupi in casa dopo il pari ottenuto contro la Virtus Lanciano. Due punti in tre gare non è certamente bottino prezioso. Con il redivivo Catania, che arriva sabato al Partenio Lombardi, non sarà facile, ma la squadra proverà a ritornare al successo che manca ormai da tre turni, nei quali oltre ai due pareggi, va computato anche il ko di Bari. Nessuno parli però di crisi dell’Avellino. La squadra è viva e lo dimostrerà anche sabato nel proprio stadio, per l’ennesima affascinante sfida contro gli etnei.

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