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Nessun provvedimento per l'Avellino. 5000 euro di ammenda per il Prato

L’Avellino per il prossimo turno di campionato disporrà di tutti i propri uomini, non essendo intervenuti provvedimenti da parte del giudice sportivo, che invece ha avuto la mano pesante con il Prato per le intemperanze di tifosi e di alcuni elementi del club. Un dirigente toscano è stato squalificato fino al 31 dicembre 2013.

Calcio Avellino

Dopo la disputa della sedicesima giornata del girone B di Prima Divisione, ecco le decisioni del giudice sportivo. 5.000 euro di ammenda per il Prato perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni e facevano esplodere alcuni petardi; gli stessi durante la gara lanciavano in direzione di un assistente arbitrale diversi oggetti, senza colpire e numerosissimi sputi che lo raggiungevano in più parti del corpo; perché alcuni sostenitori posizionati nella tribuna rivolgevano al Commissario della Can Pro reiterate frasi offensive e minacciose, costringendolo dapprima a spostarsi in altra parte della tribuna e successivamente ad abbandonare lo stadio con la protezione della forza pubblica. 2.000 euro alla Paganese perché propri sostenitori, al termine della gara, lanciavano sul terreno di gioco una bottiglietta semipiena che sfiorava la testa di un calciatore della squadra avversaria. 1.500 Euro per l’Andria perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni e facevano esplodere diversi petardi di notevole potenza. 1.500 euro per la Carrarese perché propri sostenitori durante la gara lanciavano sul terreno di gioco alcune bottigliette e lattine, senza conseguenze; per indebita presenza nel recinto di gioco di persona non identificata, ma riconducibile alla società, che al termine della gara rivolgeva alla terna arbitrale ed ai calciatori della squadra avversaria e che rientravano negli spogliatoi, reiterate frasi offensive. 1.000 euro per la Nocerina perché propri sostenitori, in campo avverso, introducevano e accendevano nel proprio settore un fumogeno e facevano esplodere tre petardi di notevole potenza. 500 euro al Benevento perché propri sostenitori, durante la gara, lanciavano sul terreno di gioco una bottiglietta d'acqua semipiena, senza conseguenze. 400 euro per il Latina perché propri sostenitori introducevano nel proprio settore due fumogeni e facevano esplodere un petardo. Per quanto riguarda i dirigenti,inibizione per un anno e 5.000 euro di ammenda per Paolo Toccafondi del Prato che partecipava ed anzi promuoveva le minacce al commissario di campo costretto ad allontanarsi con la forza pubblica. Inibizione di soli sette giorni per Francesco Dicorato del Barletta e Paolo Poli del Prato, entrambi per atteggiamento irriguardoso verso l’arbitro. Per gli allenatori arrivano squalifiche pesanti. Tre giornate a Grassadonia della Paganese, espulso per comportamento reiteratamente offensivo verso l'arbitro ed un assistente arbitrale durante la gara. Due giornate, invece, per Vincenzo Criscuolo della Paganese, espulso per aver colpito con tre manate al viso un calciatore della squadra avversaria che recuperava il pallone nei pressi della panchina. Due turni anche per Pane del Pisa per comportamento offensivo verso l'arbitro durante la gara. Un turno per l’allenatore in seconda della Carrarese Turi. Quindi i calciatori squalificati, tutti per una giornata. Si tratta di Marazzani e Dezi del Barletta, Briganti e Guerri del Gubbio, De Agostini e Carminati del Prato,  Anzalone della Carrarese, Adelkovic , Bruno e Negro della Nocerina, Degiosa del Latina, Signorini del Benevento, Gori del Frosinone,Di Tacchio del Perugia e Mingazzini del Pisa.

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