E siamo all’ultimo atto. Quello decisivo, quello senza calcoli né probabilità da computare e valutare. Quello del tutto per tutto. Quello in cui la squadra che ne avrà di più uscirà vincitrice e approderà alla finale contro Milano, che intanto ieri si è aggiudicata la serie contro Venezia, rendendo vana la settima partita, portatasi sul quattro a due e volando in finale. Alessandro Gentile, giocatore di Milano, chiama il fratello nella finale scudetto,. I tifosi bianco verdi sperano che non accada. Ed anche da lontano cercheranno di stare accanto alla squadra, cercheranno di tifare con il cuore, come se fossero lì, al pala Bigio, dove quest’anno l’Avellino ha sempre perso, per quattro volte tra campionato e playoff. Sacripanti ha chiesto alla squadra di pensare al tifo del Pala del Mauro, e cercare di vincere per quei sostenitori che hanno trascinato la squadra alla vittoria di gara sei, portando fino in fondo la serie. A Reggio Emilia Avellino troverà un inferno rosso. La squadra di coach Menetti avrà il fattore campo tutto dalla sua parte, e questo è certamente un punto di forza per la squadra reggiana. Ma Avellino e i tifosi bianco verdi sognano l’impresa. Non impossibile, per quanto si è visto in questa serie di semifinali. Avellino ha a tratti mostrato un vero e proprio strapotere, e questo fattore potrebbe in una gara delicata come quella di questa sera, risultare determinante. Non resta altro da fare: sperare in una prestazione super e sognare. Fino alla palla a due. Poi sarà la realtà del campo a dirci la verità.