Ieri il presidente dell’Avellino Taccone ha avuto un incontro con il neoeletto sindaco Foti, con cui ha stabilito il modus procedendi per la ristrutturazione e il compimento dei lavori urgenti allo stadio Partenio Lombardi. Innanzitutto è stata rinnovata la convenzione per l’utilizzo della struttura, che verrà gestita direttamente dalla società biancoverde per i prossimi nove anni. In tal modo la società potrà liberamente operare le scelte che in passato erano rimaste su una situazione di incertezza. I lavori saranno così a carico del club, che potrà dare avvio agli interventi in tempi rapidi, affidando subito ad imprese specializzate gli interventi da compiere, per cercare di raggiungere, entro il mese di marzo, la capienza effettiva di sedicimila posti. Questo il sogno, o, meglio, molto più concretamente, l’obiettivo del numero uno biancoverde. Il pubblico di Avellino ha infatti mostrato già quest’anno di stare stretto nella struttura attuale, ragione per la quale l’ampliamento si rende necessario. Ovviamente quello dei posti disponibili è solo uno degli aspetti dei lavori che si dovranno compiere, essendoci tutto il discorso legato alla sicurezza interna ed esterna che andrò affrontato e risolto in tempi rapidi. Mentre dunque si pensa a come portare avanti nel migliore dei modi il discorso legato alla gestione e all’adeguamento dello stadio Partenio Lombardi, ci si organizza anche per fare fronte alla prossima stagione sportiva. Sul fronte societario tutto tace. Non si è registrato alcuno sviluppo,sul fronte della cessione delle quote da parte della famiglia Iacovacci. Si attende qualche novità che però al momento non c’è. L’unico aspetto che su questo fronte va registrato è quello relativo all’atteggiamento di taccone, che nei confronti di quelli che ormai possono considerarsi i suoi ex soci sta usando parole di grande stima, che contrastano un po’ con l’aut aut che un paio di settimane fa aveva servito ai Iacovacci. Segnali di distensione che fanno bene in un momento in cui l’ultima delle necessità è quella di creare un caso attorno ad una vicenda che, ovviamente, va gestita in modo sereno e senza determinare polemiche o casi estivi, come troppo spesso, purtroppo, accaduto in passato.
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