La finale playoff di girone contro il Paolisi era stata la ciliegina sulla sorta di una stagione disputata su altissimi livelli. L’Eclanese ora è in fase di meditazione, come anche il resto delle squadre che popolano il mondo del calcio dilettantistico. Immediatamente dopo la gara il presidente della squadra calorese, Casale, aveva espresso il desiderio di osservare una pausa di riflessione, un periodo in cui meditare su quanto di buono fatto, sugli errori commessi in una stagione che ha rasentato comunque la perfezione, e ovviamente sul futuro. Da anni la squadra di Mirabella continua a disputare campionati di discreto livello. Prima in Eccellenza, categoria nella quale i gialloblù si sono spesso distinti, poi in Promozione, con la stagione passata in archivio, nella quale probabilmente a frenare le aspirazioni di risalita della squadra di Casale è stata la eccessiva consistenza delle squadre avversarie. Più meriti degli altri che demeriti dell’Eclanese, in altre parole. Il che, tradotto in altri termini, vuol dire che con una adeguata campagna di rafforzamento potrebbe essere colmato quel gap ancora esistente con alcune formazioni di vertice. Ma le parole di Casale hanno lasciato aperto qualche dubbio. Il presidente vorrebbe una maggiore partecipazione dell’imprenditoria locale, ed un appoggio da parte dell’amministrazione comunale. Da non sottovalutare anche la scarsa attenzione che viene dedicata alla squadra da parte degli sportivi mirabellani, restii a frequentare lo stadio la domenica, ed anche questo dato era stato messo in evidenza da Casale. La summa di queste considerazioni aveva condotto il patron dell’Eclanese a prendersi una pausa di riflessione, che potrebbe durare qualche settimana ancora, prima di scoprire le carte sulla programmazione futura.
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