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Rastelli chiede scusa ai tifosi: partita scialba

Solo un pareggio per l’Avellino a Varese, contro una quadra già praticamente retrocessa. Gara sostata di ventiquattr’ore a causa di atti vandalici che avevano reso impraticabile il campo sabato pomeriggio. Rastelli si scusa con i tifosi, che contestano la squadra, per la scialba prestazione.

Rastelli

La classifica si accorcia sempre più. L’Avellino impatta in un pari a Varese, ed i tifosi cominciano a contestare la squadra. Rastelli in sala stampa esplode contro i suoi giocatori. Castaldo fa mea culpa con la squadra, ed all’appello manca ora solo qualche esternazione della dirigenza per completare l’opera. A Varese succede di tutto sin dalla vigilia. La scoperta di un sabotaggio allo stadio Ossola apre un week end difficile per squadra e tifosi. La contestazione dei tifosi del Varese sfocia in atti vandalici presso l’impianto sportivo di casa, con il terreno di gioco reso letteralmente impraticabile. La gara slitta di ventiquattr’ore. I tifosi giunti numerosi a Varese costretti o a rientrare ad Avellino, con la rassicurazione della lega del rimborso del biglietto acquistato per assistere alla partita, o a rimanere in zona in situazioni spesso di fortuna, pur di non lasciare sola la squadra. E sono stati molti i tifosi che hanno scelto di restare a Varese, per rispondere presente nel giorno della partita. Trotta illude nel primo tempo, sbloccando il risultato a vantaggio dei biancoverdi. Si pensa ad una domenica di festa, alla giornata giusta per rilanciarsi in graduatoria ed alimentare le ambizioni di squadra, società e tifoseria. Ed invece, come ribadito anche da Rastelli in sala stampa, subentra nella squadra una sorta di apatia. Una stanchezza primaverile degna del più classico degli alunni di liceo che non vede l’ora che passi aprile e che con maggio si cominci il conto alla rovescia fino all’ultimo giorno di scuola. L’Avellino non reagisce alle scosse dei padroni di casa, che così raddrizzano il risultato, conquistando un punto che non serve praticamente a nulla rispetto alla disperata situazione di classifica dei biancorossi, e che serve poco anche all’Avellino in ottica di classifica. I biancoverdi restano in quota, perché, come detto, la graduatoria riserva sorprese ed altalene di piazzamenti, in quanto cortissima. Ma è ovvio che così facendo si rischia sempre di più. Le parole di Rastelli non lasciano spazio a dubbi: bisogna invertire la rotta. Le scuse rivolte ai tifosi sono il segno che stavolta la preoccupazione per l’andazzo assunto è concreta. E la contestazione della curva alla fine della partita di ieri rappresenta un campanello di allarme per il cammino della squadra. Il prossimo turno consegna una partita sulla carta da non sbagliare. Al Partenio Lombardi arriva l’Entella. Sarà assolutamente vietato sbagliare. 

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