La Scandone finisce ko in gara uno delle semifinali playoff. Sconfitta preventivabile, anche se forse non per dimensioni. 83 a 69 il finale, frutto di una gara caratterizzata da tantissimi errori e da una scarsa efficacia in zona di attacco. Avellino parte bene, ma non gestisce, ed alla lunga esce Reggio Emilia, più cinica da oltre l’arco, meno sprecona in attacco. La Sidigas invece sbaglia tanto,e potrà essere proprio questo il punto da cui ripartire per la gara di domani sera. Forse è stata la panchina di Reggio a fare la differenza,  insieme alla grande prestazione, seppure per soli 17 minuti, di Lavrinovic, ormai quasi completamente recuperato e decisamente nuova arma nell’arco della Reggiana. In casa Avellino, in una serata in cui tutti, Nunnally compreso, sono apparsi sotto tono, spicca la prestazione di Pini. L’auspicio di Sacripanti dopo la sconfitta di ieri è di non andare fuori giri come è accaduto quando la squadra biancoverde ha subito dei break pesanti. Ritrovare serenità sarà fondamentale, come pure ritrovare la calma che potrebbe fare gioco a Reggio Emilia. Anche in campo, ieri, non sono manati contatti al limite e liti che si sono protratte anche dopo la fine dei quaranta minuti. Nervoso soprattutto Nunnally, ma dopo un ko, e soprattutto dopo una gara nella quale non si è riusciti a giocare come si voleva, ci può stare anche questo.