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Ripartire dalla certezze e dagli errori: la Scandone si prepara al prossimo campionato

Ripartire dalle certezze acquisite in questa tribolata stagione, e rafforzare l’organico con inserimenti non casuali, ma mirati. E’ questa la strategia della Scandone per il prossimo campionato. La dirigenza ha fatto tesoro degli sbagli commessi in fase di allestimento dell’organico, e vuole ripartire da quanto Pancotto ha invece insegnato a livello tattico.

Basket Avellino

In casa della Scandone Sidigas Avellino sono giornate di calma apparente. La squadra ha raggiunto la salvezza e sembra che, dopo la conquista dell’obiettivo, tanto sperato quanto sofferto, tutto si sia improvvisamente fermato. Nonostante le apparenze non è così. Lo staff dirigenziale certamente si è un po’ seduto, essendo inutile correre in una fase nella quale non sono stati ancora smaltiti i carichi di una stagione massacrante. Ma la dirigenza, e per primo De Cesare, si sta muovendo sotto traccia per cominciare a gettare le basi per la programmazione del prossimo campionato, che si preannuncia diverso per la squadra irpina. La sofferenza per la salvezza di quest’anno dovrà essere un ricordo. Questo l’obiettivo primario della società, che non vuole più correre il rischio di ritrovarsi in affanno come accaduto in questo campionato e dovere poi fare gli straordinari per arrivare alla boa di salvataggio. La programmazione, parzialmente mancata l’anno scorso, sarà alla base della prossima avventura in massima serie. Lo staff tecnico dovrebbe essere confermato in blocco. La sensazione è che, salvo sorprese, coach Pancotto verrà presto annunciato come il condottiero del prossimo campionato. Mai come in questa circostanza il silenzio di società ed allenatore sembra portare buone notizie. Certo, è presto per tirare le somme, ma tutto volge nella migliore delle sensazioni. Discorso tecnico importantissimo ai fini della costruzione della squadra. Avellino non può permettersi di avere buchi in organico, come accaduto quest’anno, quando la squadra irpina è stata costretta per larghi tratti a giocare senza un play maker, pagando così lo scotto di una organizzazione di gioco monca in uno degli aspetti fondamentali. L’errore di impostazione di squadra è stato fortificato anche dalla convinzione di poter fare a meno dell’elemento di costruzione della manovra per troppo tempo. Poi si è corsi, anche in questo caso, ai ripari. Orbene, tutte queste esperienze dovranno servire per la formazione della rosa del domani. La sensazione è che si ripartirà dal mix di esperienza e giovani leve che sta tanto a cuore a pancotto, che resti lui oppure no sulla panchina biancoverde. Da questo punto di vista sembra che la società abbia imparato la lezione e voglia continuare ad attuarla. Biligha punto centrale della ricostruzione della squadra. Sorpresa del campionato appena chiuso, si ripartirà da lui per cercare di costruire una squadra in grado di regalare nuovamente i play off alla città di Avellino, che merita il traguardo.

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