A bocce ferme ed a mente fredda, è tempo di bilanci in casa Sidigas Scandone Avellino. Ed il bilancio non può che essere positivo, all’esito di una stagione che ha portato in dote una finale, quella di Coppa Italia, ed una semifinale, quella dei playoff scudetto. Bilancio positivo ancora di più se si considera la partenza ad handicap della squadra biancoverde, che ha stentato non poco prima di ingranare la marcia e scalare posizioni di classifica fino a diventare la terza forza del campionato. probabilmente ad inizio stagione nessuno avrebbe puntato così forte sulla squadra irpina, che si gode anche la soddisfazione di annoverare tra le proprie fila la presenza dell’MVP del campionato. Nunnally è stato il migliore di tutti, e i numeri parlano per lui. Peccato solo per il fattore campo che non ha consentito ad Avellino di fare un passo in più. Certamente su tanto non vi è tema di smentita, se vi fosse stata la possibilità di giocare quattro su sette con il fattore campo invertito, Reggio Emilia avrebbe avuto poche possibilità di vittoria. Mai come in questa serie si è avuta la percezione precisa di quanto incida giocare o meno davanti al pubblico amico. Con i se e con i ma non si scrive la storia. Avellino è solo in attesa dello sciogliete le righe. Poi bisognerà vedere chi resterà ad indossare questa maglia e provare a ripetere l’impresa nel prossimo campionato.