Il campionato della Scandone Sidigas Avellino non può certamente dirsi facile, lineare. La squadra di Vitucci sta avendo parecchie difficoltà ed ora sembra giunto il momento di imprimere una svolta alla stagione, che vede attualmente la compagine biancoverde all’undicesimo posto, con sedici punti. Domani i lupi saranno di scena al Pala Bigi contro la Grissin Bon Reggio Emilia. Palla a due alle 18.15.  Momento non facile per entrambe le formazioni reduci da sconfitte. La Sidigas Avellino, dopo lo stop rimediato conto Capo d’Orlando, proverà a risorgere su un campo difficile come quello di Reggio Emilia, all’esito di quella che lo stesso Vitucci ha definito una settimana particolare. Quando poi il destino si accanisce, c’è poco da fare. La partita di beneficenza disputata a metà settimana contro il Latina è costata l’infortunio di ben due giocatori: Harper e Gaines. Questo ha infastidito la routine settimanale. Al di là di questo, il momento che la squadra sta attraversando richiede una reazione, uno scatto di orgoglio. Ci sono dieci partite ancora da disputare ed è impensabile che qualcuno creda di poter mollare. Ognuno deve fare leva sulle componenti individuali per far arrivare il team ad un livello superiore. L’amor proprio deve essere la base per la ricerca del risultato. Questo è l’unico modo per cambiare il trend che si sta vivendo. La Grissin Bon è una squadra di altissimo livello e questo aspetto deve essere da stimolo. Reggio ha un club che ambisce a traguardi importanti, con giocatori di esperienza e talento. La squadra gioca con energia e va affrontata mettendo in campo altrettanta energia. Ogni possesso deve essere giocato con grandissima efficacia sia offensiva che difensiva. Reggio segna tanto, i giocatori corrono e giocano un alto numero di possessi. Dovranno essere scaltri, i biancoverdi, per capire come e quando colpirli. Ma quel che è certo è un solo fatto: è fondamentale quantomeno mostrare una reazione. Che sia poi l’ennesimo risultato negativo di una stagione che sta assumendo una brutta piega, questo è altro discorso. Ma il fattore fondamentale è la reazione della squadra. Reazione che mostri che ancora c’è orgoglio, che il campionato che resta ancora da disputare non sarà una passerella vuoto a perdere.