Sembra che ci siamo. Ormai ogni giorno potrebbe essere quello dell’annuncio del nuovo coach in casa Scandone Sidigas Avellino. Risolto in fretta il contratto con Vitucci, che aveva interesse a definire in anticipo la situazione con la società biancoverde in quanto aveva assoluto bisogno di accasarsi a Varese, resta da colmare il vuoto determinatosi dopo la sua partenza. Un vuoto che, appunto, come detto, dovrebbe essere riempito a breve. Come preannunciato, la società biancoverde ha atteso la fine della stagione prima di rimettersi in moto., non che ci sia interesse per uno dei tecnici che sono stati in contesa fino alla fine tra Siena e Milano. Ma l’archiviazione della stagione 2011-2012 dà la stura alla ricerca di tecnico e nuovi giocatori per la formazione di un roster di qualità. I nomi che continuano a circolare per la panchina irpina sono quelli di sempre. La società resta ben attenta a non lasciar trapelare preferenze o stato delle trattative. Un atteggiamento comprensibile e responsabile. Sbilanciarsi ora sarebbe pericoloso per due motivi. Esporrebbe la società al cospetto di altri club che potrebbero lanciarsi sullo stesso tecnico, ingenerandosi così la classica asta al rialzo. E potrebbe poi avere ripercussioni sui tifosi, che potrebbero legarsi ad idee che potrebbero anche non trovare alcun seguito, perché si sa che le trattative sono tali che dunque spesso non riescono ad andare in porto. Di certo c’è una certa necessità di mettere in chiaro una volta per tutte la questione legata all’allenatore perché dalla scelta del tecnico dipenderà in gran parte lì’allestimento della squadra per la prossima stagione. Moduli tattici e quantità di corsa posti alla base del gioco dell’allenatore del futuro saranno determinanti nelle strategie di mercato e nelle scelte dei nomi per allestire la rosa. E tanto vale sia per il mercato in entrata che per quello in uscita. La società non ha dichiarato nessun giocatore incedibile. Tutti possono essere utili alla causa, ma tutti possono ritenersi sul piede di partenza qualora non siano utili al progetto. Detta così, certo, può sembrare un po’ brutale, ed anche se il tutto, soprattutto per il mercato in uscita, sarà meno drastico, il concetto, per larghe linee, resterà questo.