Salvata la Scandone Basket, Gianandrea De Cesare, patron della Sidigas, attende l’intervento di nuovi soci per rafforzare la compagine societaria. Il gesto del patron della società che ha fatto da main sponsor alla squadra avellinese nello scorso campionato, sembra non essere da solo sufficiente a garantire un brillante futuro alla squadra che anche quest’anno, seppure non centrando l’obiettivo dei play off, ha regalato grandi soddisfazioni ai propri tifosi. La Scandone è patrimonio della città si sente dire da più parti. Ed è per questo motivo che De Cesare ha scelto innanzitutto la strada del passaggio da sponsor ad elemento della compagine societaria. È stato proprio lui a chiarire che ha sentito come un percorso naturale l’arrivo a questa meta. Una meta che si chiama per il momento azionariato di maggioranza, ma che è pronto a rivedere nel caso di nuove forze disposte ad affiancarlo, insieme alla vecchia proprietà, nella gestione di quello che si preannuncia come un anno di passaggio, di transizione, di rifondazione, non soltanto economica. Le casse vanno rinsaldate, e dopo il versamento di un milione di euro per la ricapitalizzazione ora si sta già operando nella fase due, quella relativa al ripianamento dei debiti maturati nel corso dell’ultima gestione. Debiti ordinari nella gestione di una squadra di massima serie, ma che comunque vanno imputati ad un bilancio che non può e non deve rimanere sofferente. Questa rappresenta la fase più delicata, perché se è vero che quella chiusa con l’ingresso in società del patron della Sidigas era la più difficile ed urgente, è vero anche che adesso si fa il primo passo verso il ristabilimento di un equilibrio sul quale andrà a fondarsi l’immediato futuro, anche a livello gestionale, della squadra. Ed appare ovvio credere che sia proprio in questi giorni che Sampietro da un lato e De Cesare dall’altro cercheranno di individuare i partner in grado di sostenerli nella prossima stagione, per la quale probabilmente bisognerà puntare ad una salvezza tranquilla, prima di rilanciare la squadra verso obiettivi più nobili.