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Scandone, il direttore Nevola frena: saremo competitivi ma non fantastichiamo

Nonostante non sia ancora stato compiuto alcun colpo di mercato, e nonostante nulla si sappia in merito alla sorte dei giocatori già presenti in squadra, la Scandone Sidigas Avellino viene accreditata come una delle squadre da battere per la prossima stagione. Pressioni che appaiono quasi ingiustificate e che potrebbero essere controproducenti. Il diesse Nevola cerca di smorzare i toni.

Basket Avellino - Nevola

Una cosa la si è già capita: la Scandone Sidigas Avellino per la prossima stagione dovrà innanzitutto essere capace a gestire le pressioni che si stanno materializzando sin da ora per l’ambizione del progetto che la società intende portare avanti. E’ soprattutto dallo stesso ambiente cestistico che la squadra futura viene accreditata come una delle più in vista per la prossima stagione, addirittura data per seconda solo a Milano. Ora, va bene che le intenzioni vanno pure premiate, ma sarebbe forse il caso di attendere quantomeno l’inizio delle operazioni di mercato per capire cosa effettivamente potrà regalare la società ai propri tifosi. Insomma, sembra che ci sia un po’ troppa fretta di consacrare Avellino tra le grandi senza che neppure si sia cominciato a costruire la squadra. Il direttore sportivo Nevola, persona intelligente, ha frenato subito sul punto, ammettendo che la squadra sarà competitiva, che la società è intenzionata effettivamente a puntare in alto, ma che parlare di una graduatoria virtuale in questo momento equivale a fare solo fantasie. Si immagini come possa essere possibile, soprattutto in relazione alla Scandone, parlare di qualità della squadra se ancora non si è neanche deciso quali elementi confermare rispetto al gruppo della passata stagione. Insomma, l’invito è quello ad essere prudenti, per evitare condizionamenti e pressioni, che la piazza ha già subito e vissuto in occasione della pessima gestione dell’affare allenatore. L’annuncio delle imminenti novità alla fine dello scorso campionato, non seguito dai fatti per oltre due mesi, aveva creato una sorta di immotivata tensione, che era stata poi liberata nella gioia per l’annuncio del ritorno di Vitucci. Adesso bisogna fare in modo che non accada lo stesso nell’ambito del mercato, con l’annuncio di un rafforzamento immediato del gruppo, che però magari avrà bisogno di tempi lunghi per la concreta attuazione. Ma stavolta le pressioni, come detto, vengono dall’esterno e non sembrano affatto utili alla causa. Come già detto, prima di compiere qualsiasi passo determinante, al di fuori degli obiettivi che sono stati già fissati, la Scandone probabilmente attenderà la disputa degli europei, e Vitucci vorrà attendere la Summer League americana per potere individuare e convincere qualche statunitense ad accasarsi in Irpinia. Pazienza e fiducia è ciò che occorre in questo momento, altrimenti si rischia di compromettere il lavoro di chi sta cercando di costruire una grande squadra.

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