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Scandone, Pancotto tace. Salgono le quotazioni di Vitucci

Nell’altalena di voci che riguardano il prossimo allenatore della Scandone Sidigas Avellino, ritornano a salire le quotazioni di Vitucci. La situazione è divenuta ormai stucchevole, e Pancotto resta in silenzio ad attendere gli eventi. I tifosi cominciano a rumoreggiare. Si teme che la società compia gli stessi errori di programmazione che hanno caratterizzato la passata stagione.

Vitucci

Alle volte, oltre alla strategia, alle scelte, ai modi di operare secondo traiettorie che rispondono alle logiche del mercato e dello sport in generale, subentra, o, meglio, dovrebbe subentrare, anche la riconoscenza nei confronti di chi ha fatto bene, e conseguentemente il rispetto per la persona. Lo sport negli ultimi anni si è fatto sempre più incline a spersonalizzarsi. Le bandiere, come più volte detto, sono tramontate ed anche i tecnici passano e vengono dimenticati con una certa facilità. Tuttavia è ormai opinione diffusa che quello che sta accadendo attorno alla figura di Cesare Pancotto travalichi un po’ anche il cinismo che ormai è radicato in ambito sportivo. L’allenatore che ha condotto la squadra biancoverde, nella passata stagione, in un girone di ritorno esaltante, sembra destinato a rimanere alla finestra in attesa delle decisioni della società alla quale aveva giurato fedeltà subito dopo aver concluso la stagione. De Cesare ed il suo entourage sembrano decisi a cercare prima altre soluzioni e poi, eventualmente, cercare l’intesa con pancotto. Il quale dal canto suo, da vero signore del basket qual è sempre stato, se ne sta in silenzio ad attendere che gli eventi maturino. Nelle ultime ore si era detto che l’incontro tra le parti fosse ormai imminente. Tutto questo però è stato smentito dai fatti. Nessun incontro c’è stato, nessun annuncio ufficiale, ma questa ormai non è una novità, da parte del club irpino, si registra sulle questioni importanti. Solo qualche notizia ufficiale che non toglie e non mette nulla all’attesa dei tifosi, che in realtà cominciano anche a rumoreggiare, temendo che anche quest’anno si possano ripetere gli errori legati ad una programmazione tardiva, che si sono verificati nella passata stagione. Se infatti è vero che c’è tempo a sufficienza prima dell’inizio della prossima stagione, per organizzare squadra e logistica, è anche vero che Avellino ha bisogno di essere rifondata. La squadra, per ritornare ai vertici ed essere competitiva, ha bisogno di restyling completo. Il che vuol dire che non si può pensare di gestire i tempi contingentati che solitamente sono a disposizione di chi deve solamente inserirsi nelle logiche di mercato per rafforzare o puntellare l’organico. Ma tant’è, evidentemente la dirigenza sa il fatto suo e ritiene di non dovere avere fretta. La speranza è che il sistema sia giusto, e che gli errori dell’anno scorso non vengano ripetuti.

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