L’addio di coach Vitucci ha lasciato il segno. Il tecnico ha lasciato nel suo stile: da vero signore. Un saluto garbato al mondo della pallacanestro, ma anche alla città e alla provincia. L’apprezzamento all’ambiente ed al modo di vivere della gente irpina è stato il passaggio più gradito della sua lettera aperta, che di fatto ha rappresentato l’ultimo atto di una storia durata due anni nel corso dei quali sono arrivati, considerata anche la situazione della rosa e quella societaria, risultati importanti. Se ne ritorna nel suo Nord coach Vitucci, ma portandosi dietro un bagaglio di esperienze importanti sia sul piano umano che sportivo, lasciando in eredità del suo successore un modello da seguire. Sia sotto il profilo della professionalità, sia sotto il profilo umano, che è poi l’elemento più apprezzato e che dovrà essere raccolto da chi gli succederà alla guida della Scandone Sidigas Avellino. Di nomi attualmente ancora non ne sono stati fatti. Sembra che comunque si stia predisponendo un identikit del nuovo tecnico biancoverde. Dovrebbe trattarsi di un allenatore non propriamente emergente, ma neanche da ricercare nei grandi nomi del basket italiano. Un elemento di esperienza, insomma, ma non da prima fascia. Un allenatore che possa coniugare capacità e esperienza con un ingaggio modico, insomma, proprio nell’ottica di quel rilancio, anche sotto il profilo finanziario, del club, appena ricapitalizzato grazie all’ingresso in società di Gianandrea De Cesare. Individuato l’allenatore, si procederà poi a mettere insieme la squadra, che attualmente ha davvero bisogno di tanti interfventi. La parola a quel punto passerà ad Antonello Nevola, che dovrà sondare il mercato e non solo. Anche tra i componenti attuali della rosa bisognerà comprendere chi e a quali condizioni vorrà rimanere. Il progetto è ambizioso, e l’obiettivo resta quello delle altre stagioni: disputare un campionato all’insegna della tranquillità, facendo un pensierino, come accaduto sempre nelle ultime stagioni, ad una piazzamento in Final Eight. Ma per tutto questo ci sarà tempo e modo di penare. Oggi come oggi bisogna solo individuare il nuovo allenatore della squadra e sulle sue indicazioni cominciare a costruire il futuro della Scandone.
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