Ieri sera un sussulto ha colto tutti coloro che hanno aperto la pagina ufficiale della Scandone Sidigas Avellino. Nella sezione dedicata alla news, campeggiava la scritta “nota della società”. Ognuno avrà immaginato, come è accaduto anche a noi, che finalmente ci fosse qualche passo ufficiale nella questione allenatore. Ed invece quella nota si limitava a fare gli auguri al nuovo sindaco di Avellino, il neoeletto Foti, senza nulla svelare in merito a quello che tutti stanno ormai aspettando senza più pazienza. La questione allenatore non si risolve. Nonostante le pressioni di tifosi e stampa, la situazione resta in stallo. Neanche la notizia circolata due giorni orsono, e relativa ad un riavvicinamento della società a Vitucci ha scosso l’ambiente, che resta in uno stato soporifero e nulla chiarisce, aggiunge o sottrae alla vicenda. Anche questa sembra una settimana destinata a rimanere infruttuosa, anche se è ovvio pensare che la dirigenza debba pur decidersi e darsi da fare se vuole evitare di rimanere a bocca asciutta, perdendo le occasioni migliori per non rispettare la tempistica. Il mercato allenatori potrebbe infatti esplodere da un momento all’altro. Sembra che, a prescindere da tutto, possa essere proprio Vitucci la stura ad una girandola di trasferimenti, che potrebbe interessare anche Avellino. L’ex coach biancoverde, dopo l’esaltante stagione disputata a Varese, potrebbe ritentare la sorte con la squadra che ha portato in semifinale scudetto, come pure potrebbe invece decidere di cambiare aria. A questo punto, ed in quest’ultimo caso, si libererebbe una panchina importante, sulla quale finirebbe un allenatore all’altezza, che andrebbe a liberare un0altra panca. Ecco qui che potrebbero entrare in gioco una serie di soluzioni: la prima, quella che è stata ventilata due giorni fa, è quella relativa alla possibilità di un ritorno di Vitucci ad Avellino. L’altra, ben più rischiosa per i biancoverdi, è che Vitucci vada ad accasarsi altrove, e che anche Pancotto decida di cambiare aria, magari puntando proprio a ripercorrere il cammino di Vitucci, con il salto di qualità in altro club. per evitare tutto questo, ovviamente, bisogna chiudere in fretta la questione che si sta stucchevolmente trascinando da due mesi. Altrimenti il rischio di restare senza capra né cavoli si fa concreto.