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Scossa per l'Avellino, Marcolin arriva con grande entusiasmo

L’ex allenatore del Catania giunge con grande entusiasmo sulla panchina biancoverde. La società gli ha chiesto di dare la scossa all’ambiente.

marcolin

La notizia dell’esonero di Attilio Tesser era nell’aria già nel dopo gara contro la Ternana. Il ko interno, il quinto stagionale davanti al pubblico di casa, non era andato giù al patron Taccone, che aveva bisogno di imprimere una svolta, e, come sempre accade in questi casi, ha deciso di farlo nel modo più netto possibile, spezzando gli equilibri che avevano portato secondo il numero uno biancoverde , ad un certo rilassamento generale, tra calciatori troppo sicuri di avere il posto in squadra e atteggiamenti non consoni ad una squadra che deve lottare per i playoff. Ovviamente a pagare è Tesser, ma si sa che l’allenatore ci rimette più di ogni alto perché sarebbe oggettivamente impossibile, quando le cose non vanno, cambiare l’intero assetto di squadra. Ed allora la decisione drastica riguarda la conduzione tecnica. Tesser è già il passato, dunque, mentre il presente dell’Avellino,con la prospettiva di un debutto difficilissimo, al cospetto del Crotone, si chiama Marcolin. Il nuovo tecnico risponde ad un profilo giovane ma di grande esperienza. La sua carriera da allenatore ha radici nel 2006, quando è vice allenatore del Brescia prima di Mario Somma, poi di Serse Cosmi. Nel 2008 è collaboratore tecnico di Roberto Mancini all'Inter, prima di diventare allenatore del Monza. Nel 2009 è il vice di Mihajlović al Catania, e quando il tecnico serbo si trasferisce alla Fiorentina continua a seguirne le sorti. Nel 2012 assume l'incarico di allenatore del Modena e nel 2013 è chiamato sulla panchina del Padova. La storia recente ci racconta di un incarico al Catania, riuscendo a salvarlo grazie al quindicesimo posto nel campionato di Serie B. In estate il Catania però finisce in Lega Pro per lo scandalo delle gare truccate e Marcolin decide di rescindere consensualmente il contratto. Ieri il nuovo incarico e tanta voglia di ritornare in campo. Già diretto il primo allenamento, peraltro a porte aperte, e la netta sensazione che possa esserci un cambio modulo che porti Insigne sulla linea di attacco, per l’adozione del 4-3-3. Nonostante tutto, però, il neotecnico dell’Avellino potrebbe anche continuare a giocare con il 4-3-1-2, modulo che ha utilizzato quando ha avuto a disposizione un calciatore come Rosina, che per caratteristiche somiglia molto ad Insigne. La rivoluzione tattica dunque non ci sarà, ma al massimo un adeguamento con lievi modifiche, per fare in modo che in queste dieci giornate che restano da giocare si possa fare il meglio possibile. L’obiettivo resta quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, per poi puntare decisamente a tentare l’impresa playoff.

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