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Seconda sconfitta per la Scandone. Archiviata anche la trasferta a Varese

Soliti problemi per la compagine allenata da valli, che ha almeno però il conforto di aver visto una squadra in grado di gestire tre quarti della gara senza troppi affanni. Poi il solito crollo, sul quale l’allenatore deve lavorare. Continua il mistero sul visto ad Hardy

Basket Avellino

Una partita in sostanziale equilibrio, poi il tracollo nell’ultimo quarto, come accaduto troppo spesso anche in precampionato. La Scandone Sidigas Avellino segna il passo anche nella seconda giornata di campionato, e a Varese lascia la posta in palio, tornando ancora una volta a casa a mani vuote. Niente di particolarmente grave, visto e considerato che contro la squadra che ora è allenata dall’ex Frank Vitucci una sconfitta era stata messa ampiamente in preventivo. Quel che però resta inspiegabile è il solito crollo della squadra sul volgere alla fine della partita. Anche stavolta fatale il tempo alla compagine di Valli, e ancora una volta sembra che il tutto sia da imputare ad una forma fisica non ottimale. La squadra corre fino ad un certo punto, poi il calo fisico appare evidente. Rispetto alla prima giornata qualche passo avanti, almeno sul piano del gioco, è stato fatto. Mentre contro Montegranaro sembrava che la squadra biancoverde fosse assolutamente non pervenuta, almeno contro Varese qualche trama di gioco è stata apprezzata. Segnali che muovono in direzione di una ripresa che però deve arrivare subito se non si vuole rischiare di compromettere la stagione. Valli non ha fatto drammi a fine gara, spiegando che con il Varese di adesso, per vincere in casa loro, non si può giocare 34 o 35 minuti, come ha fatto la sua squadra. E’ mancata lucidità e freschezza per tenere basse le percentuali avversarie. Secondo il tecnico biancoverde, la partita è girata sul canestro di Ere a 7 secondi dalla fine dei 24. Ovvio che bisogna ancora lavorare e trovare un altro elemento, perché regalare Hardy non è possibile. Ritorna dunque a sottolineare l’importanza di completare la rosa in assenza di una regolarizzazione del giocatore che è diventato un mistero in casa Scandone. Nonostante i tanti problemi riscontrati, Valli a fine gara ha fatto comunque i complimenti ai suoi giocatori: i lunghi hanno fatto una buona partita dando tutti un ottimo contributo. Sugli esterni Varese ha mostrato più talento, ma alla fine le energie fisiche e mentali si sono esauriti e i falli hanno costretto i biancoverdi a mollare. Con un elemento in più sul perimetro la Scandone se la sarebbe giocata, probabilmente, fino alla fine. Ora spazio alla preparazione per un altro match difficilissimo, in programma al Pala del Mauro. Arriva Milano, e sarà di nuovo uno contro senza esclusione di colpi contro una delle favorite al successo finale.

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