Nella storia del tennis italiano ci sono stati tanti campioni, ma forse mai come in questi anni il movimento azzurro può contare su tanti protagonisti che si stano contraddistinguendo ai più alti livelli della disciplina. Gran parte del merito spetta a Jannik Sinner, che per primo ha riportato un titolo Slam in Italia dai tempi di Adriano Panatta.

L’altoatesino ha vinto gli Australian Open all’inizio di quest’anno e ora si trova in seconda posizione del ranking mondiale, con la possibilità di diventare numero uno entro la fine della stagione. Djokovic centellina le sue presenze a causa di una condizione fisica sempre più precaria e Alcaraz sembra che stia pagando i tanti sforzi fatti per bruciare le tappe tra 2022 e 2023.

Un’occasione d’oro, quindi, per il 22enne di San Candido che intanto ha messo nel mirino le Olimpiadi per portare all’Italia un’altra soddisfazione dopo l’impresa di Malaga a novembre scorso che è valsa la seconda Coppa Davis della storia del nostro Paese.

Insieme a lui c’erano anche Sonego, Musetti, Arnaldi e Bolelli, tutti in grado di fare la loro parte nella cavalcata che ha portato alla conquista dell’insalatiera. È una squadra forte, come da tempo non avevamo, e per questo sono in molti a considerarli come favoriti, come testimoniato peraltro dalle quote recenti per le scommesse sul tennis, sugli azzurri anche per le prossime edizioni della Coppa.

In passato, invece, ci avevano provato in diversi, ma il sogno era sempre sfuggito. Ci avevano provato i vari Pietrangeli e Sirola negli anni Sessanta e di nuovo Panatta, Bertolucci e soci a fine anni Settanta dopo la vittoria di Santiago del Cile. Poi, ci volle diverso tempo prima che la Nazionale tornasse a giocarsi una finale, arrivata soltanto nel 1998, dopo 18 anni dall’ultima volta (1980).

In quell’occasione, arrivò una sconfitta contro la ben più quotata Svezia di Magnus Norman, ma ciò che resta è il bel percorso fatto dai ragazzi di Bertolucci.

Ad ogni modo, l’Italia ha sempre dimostrato di poter essere avversaria temibile nei grandi appuntamenti e ciò anche grazie alla passione per il tennis che è presente un po’ in ogni parte della Penisola. Per ogni generazione, arrivano giocatori da diverse regioni e tra quelle che hanno dato alcuni protagonisti per i circuiti maggiori c’è la Campania.


I migliori tennisti campani
Tornando alla quasi impresa della Nazionale di Bertolucci, in quella squadra c’era Diego Nargiso, indiscutibilmente tra i giocatori campani più forti di sempre. Il napoletano classe ’70 è stato numero uno d’Italia e ha avuto un best ranking in 67esima posizione. Purtroppo, non è mai riuscito a vincere un titolo e negli Slam si è spinto al massimo fino ai sedicesimi (Wimbledon 1998, US Open 1988), ma in compenso vanta cinque titoli e un quarto di finale agli US Open nel doppio. Inoltre, tra le sue vittorie più importanti, seppur vana, è quella nella finale di Davis del 1998 contro Magnus Norman, ex numero due del mondo e tra i più grandi tennisti svedesi di sempre.

Un altro campano che ha dato tanto alla causa azzurra senza mai risparmiarsi è stato Potito Starace. Purtroppo la sua carriera è terminata anzitempo per via di una squalifica, ma in compenso è riuscito a togliersi alcune soddisfazioni. Una di queste è sicuramente la semifinale giocata nel doppio al Roland Garros del 2012 insieme a Daniele Bracciali, mentre tra i suoi ricordi più belli ci sono il set vinto contro Federer in semifinale a Gstaad. Il suo best ranking è stato il 27° posto raggiunto a ottobre 2007.

Poi, spazio alle donne, con Rita Grande che è stata spesso protagonista in azzurro. Purtroppo, non è mai riuscita a vincere la Fed Cup, ma nella sua carriera da singolarista vanta tre titoli e un miglior piazzamento in 24esima posizione nel singolare. A questi si aggiungono poi i cinque trofei conquistati nel doppio (spesso giocato con Silvia Farina Elia, altra grande tennista italiana), più la 26esima posizione come best ranking di categoria.


I tennisti campani del momento
Ad oggi, la Campania non vanta giocatori in grado di competere costantemente nel circuito maggiore, ma tra i suoi talenti principali ci sono due fratelli: Raul e Nuria Brancaccio. Nativi di Torre del Greco, i due giocano soprattutto nei circuiti minori, con qualche apparizione anche alle qualificazioni degli Internazionali d’Italia che ogni anno si disputano a Roma e negli Slam.

Al momento, il best ranking di Raul è la 121esima posizione raggiunta a febbraio dello scorso anno, mentre per Nuria, che comunque ha ancora 23 anni e quindi tutto il tempo di poter crescere ancora, c’è il 169° posto raggiunto ad aprile della stagione passata.