Il grido di allarme arriva in maniera congiunta da Rastelli e Taccone, allenatore e presidente della squadra biancoverde. Sottoposta ad una sorta di stress mediatico che sta portando a troppi sussurri che presto potrebbero tramutarsi in grida. La sconfitta casalinga contro il Lanciano rappresenta solo l’ultimo passo di un breve cammino, cominciato nel 2014, fatto di zero vittorie da parte della squadra che aveva condotto un girone di andata esemplare. Poi pian piano l’arretramento sotto il profilo del gioco e dei risultati, mantenendo tuttavia una posizione di classifica pressoché stabile. I mugugni da parte di addetti ai lavori e tifosi, non sono piaciuti alla dirigenza ed all’allenatore, che in una conferenza stampa congiunta hanno invitato tutti a ridimensionare le proprie pretese nei confronti di un gruppo che sta rispettando gli obiettivi ed anzi sta anche andando al di là di ogni più rosea aspettativa. Rastelli ha definito come un dramma il perseguimento in via esclusiva dell’obiettivo della massima serie. La sua squadra era stata costruita per raggiungere il prima possibile la salvezza, e l’aver ottenuto un posizionamento in classifica come quello della fine del girone di andata non deve trarre in inganno e far perdere di vista l’obiettivo stagionale. Tutto ciò che arriverà oltre la salvezza, in altre parole, sarà un di più, ben accetto e che potrà costituire la base per i futuri programmi della società e della squadra. Ma quel che preme oggi a Rastelli, come anche a Taccone, è allentare la pressione che si è ingenerata sui propri uomini, su una squadra che prima di ogni altra cosa appare bisognosa di ritrovare serenità. La prossima trasferta sarà difficile. Contro Varese bisognerà cercare di tenere la mente sgombra dalle chiacchiere che si sono sprecate in questi giorni riguardo una crisi dei biancoverdi che, come spiegato dai due protagonisti della conferenza stampa, non c’è. La squadra è in salute e solo un periodo che non gira per il verso giusto non può equivalere ad identificare uno stato di difficoltà grave della squadra. Probabilmente la gara di fatto consegnata nelle mani del Lanciano ha un po’ acuito la sensazione che qualcosa comincia a non funzionare più nel meccanismo quasi perfetto del gioco biancoverde che si era visto all’andata. Ma Rastelli merita rispetto e fiducia. A Varese, dunque, con la convinzione di potere ripartire come e meglio di prima.
Commenta l'articolo